La leggenda del re Adriano - Ad Adria, un carro d'oro massiccio

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La leggenda del re Adriano – Un carro d’oro massiccio

C’era una volta re Adriano. Abile guerriero che guidava il popolo dei Pelasgi. Una delle tante leggende che accompagnano la storia di Adria, narra che il nome di questa città del Polesine in provincia di Rovigo, derivi proprio da questo valoroso uomo. Sembra infatti che proprio Adriano sia il suo fondatore. La storia vuole che il cocchio di questo condottiero sia un carro d’oro massiccio, ancora sepolto da qualche parte ad Adria. Altro mito quello che proprio durante il solstizio d’estate, nella notte di San Giovanni, la biga riemergerebbe dal sottosuolo trainata da due buoi enormi e possenti, guidati da un combattente gigantesco.

Molte le persone locali che sostengono con forza un’altra credenza che coinvolge la barchessa di Corcrevà, vecchia chiesa del monastero. Sotto un arco si trova l’ingesso per una galleria. Purtroppo, a causa di una frana, non sarebbe possibile terminare la camminata, ma molta gente negli anni vi ha provato. Pare che la biga sia sepolta proprio là. Durante un temporale, il re Adriano si stava dirigendo verso Bellombra, dove si trovava in quel momento la moglie. All’improvviso sarebbe sprofondato con i suoi cavalli. Anche Luigi Groto, detto il Cieco di Adria, noto scrittore adriese, contribuì al mito del cocchio d’oro.

Era il 1938, quando venne ritrovato un carro sepolto tra due cavalli, probabilmente tumulati attorno alla prima metà del III secolo a.C.. Tantissime le necropoli preromaniche presenti ad Adria e proprio in quella del Canal Bianco si fece questa incredibile scoperta. Molto probabilmente si tratta della tomba di un potente e valoroso signore o forse un semplice modo per commemorare un animale che per gli Etruschi era molto importante. Il cavallo infatti simboleggiava il sole e la popolazione nutriva per l’animale una sorta di venerazione. Si tratta della “Tomba della Biga”. E’ una delle sepolture di Adria più famose. Oltre ai due cavalli, ve ne sarebbe un terzo, probabilmente da sella, legato dietro. Inutile dire che tante persone allacciano questo carro al cocchio del re Adriano, facendo nascere rielaborazioni e leggende anche piuttosto pittoresche. Oggi, questo reperto, viene conservato al Museo Archeologico Nazionale di Adria.

Adria

Secondo un’altra leggenda il nome di Adria deriverebbe invece dal greco e significherebbe serena. Si racconta che Diomede, compagno di lotta di Ulisse nella guerra di Troia, fu tradito dalla moglie. Una volta di ritorno a casa, ebbe l’amara sorpresa così decise di mettersi in viaggio verso l’Italia. Purtroppo naufragò. Trovò salvezza in una spiaggia serena, dal greco aetria, e vi fondò Adria. Comunque sono moltissime le testimonianze archeologiche che collegano Adria alla Grecia.
Molteplici e singolari le leggende legate a questa splendida città. Di sicuro non mancheranno racconti per dare visibilità anche a questo affascinante territorio che fa parte della Provincia di Rovigo.

La leggenda del re Adriano – Un carro d’oro massiccio ultima modifica: 2018-03-15T12:01:52+01:00 da Sibilla Zambon
La leggenda del re Adriano – Un carro d’oro massiccio

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