Il progetto Io suono italiano è ideato dall’Istituto Italiano di Cultura di Mumbai in occasione del Festival della cultura italiana in India; vede la collaborazione della Poona Music Society e del Teatro Sociale di Rovigo; ed è realizzato dall’Associazione Mendelssohn.
Il 21 marzo 2021 il primo appuntamento di una serie ancora inedita di sei concerti on line; sono dedicati alla musica di compositori italiani; ed eseguiti da musicisti italiani su strumenti italiani; pensati appositamente per il pubblico indiano.
Io suono italiano: Italian Cultural Center di Mumbai e Poona Music Society
In un anno imprevisto per la cultura italiana e per quella del mondo, questa serie di concerti è stata fortemente voluta dall’Italian Cultural Center di Mumbai – racconta la sua direttrice, Francesca Amendola – per creare
un’esperienza di condivisione, anche solo virtuale, tra i musicisti italiani e il pubblico di Mumbai e dell’India; è nata grazie alla collaborazione dell’illustre Poona Music Society e alla partecipazione entusiasta dell’Associazione Mendelssohn e del Teatro Sociale di Rovigo. Oggi più che mai arte e musica emergono come strumenti privilegiati per permetterci di comunicare; ed anche per raccontare e condividere la bellezza; anche qui in India, superando ogni barriera geografica e storica.
Il Teatro Sociale di Rovigo, partner del progetto
Il Teatro Sociale di Rovigo è onorato di far parte di un progetto così prestigioso, portando nel mondo una delle arti performative più rappresentative del nostro Paese; aggiunge il Maestro Luigi Puxeddu, direttore artistico del Teatro Sociale. Il suo pensiero è pienamente condiviso dall’assessore alla Cultura Roberto Tovo; questo progetto testimonia ancora una volta, come la cultura non abbia confini e possa essere il trait- d’union di culture e mondi diversi. Siamo davvero felici di poter far parte di questa iniziativa.
L’antica e grande tradizione della musica italiana
La tradizione della musica italiana ha radici molto profonde, afferma Roberto Prosseda, co-ideatore e curatore artistico del progetto. L’opera lirica è nata a Firenze; anche il pianoforte è stato inventato da un italiano, il padovano Bartolomeo Cristofori.
La grande tradizione della liuteria cremonese, da Amati a Guarneri a Stradivari; è anche questo un fiore all’occhiello dell’artigianato italiano; si esprime ai massimi livelli nel campo della costruzione di strumenti musicali; lo dimostrano ad esempio, aziende come Fazioli; è attualmente tra le più apprezzate al mondo per la produzione di pianoforti da concerto. Il progetto intende, quindi, rafforzare la forte identità della cultura italiana; e lo fa attraverso i suoi capolavori musicali.
Io suono italiano, I play italian; ricco repertorio musicale
Nei sei concerti trasmessi in streaming sul canale Vimeo della Poona Music Society, si potranno ascoltare i repertori in programma; coprono quattro secoli di musica; da Girolamo Frescobaldi e Antonio Vivaldi alla musica contemporanea di Ennio Morricone, Azio Corghi e Francesco Filidei; e passando naturalmente per Rossini, Donizetti, Verdi, Paganini e Puccini. Tutti i programmi alternano musiche celebri a brani rari; lo scopo è quello di offrire un itinerario musicale vario e stimolante. La meravigliosa cornice del Teatro Sociale di Rovigo e la sua rinomata acustica, offriranno al pubblico indiano e internazionale la possibilità di vivere il calore di un teatro storico. Le riprese sono curate da Zeta Group; regia di Daniele De Plano. Tecnico del suono: Matteo Costa.
Io suono italiano, I play italian; musicisti straordinari
Il primo concerto del 21 marzo 2021 ha visto protagonista Maurizio Baglini; si tratta di uno dei pianisti italiani più affermati a livello internazionale. Il suo programma dal titolo Quattro secoli di musica italiana per tastiera inizia con Domenico Paradisi; per passare poi agli Studi di Paganini – Liszt; ed infine ai brani recenti di Azio Corghi, Francesco Filidei. La serie proseguirà l’11 aprile con il recital vocale del celebre soprano Maria Luigia Borsi; sarà accompagnato al pianoforte da Antonio Artese con arie e romanze italiane di Tosti, Leoncavallo, Puccini; ed anche di Catalani e Brogi. Il 25 aprile sarà il turno di Andrea Oliva; è uno dei flautisti contemporanei più apprezzati; inizierà il suo programma con la brillante Sonata di Donizetti; seguiranno brani virtuosistici di Briccialdi e Morlacchi ispirati all’opera italiana. La musica italiana del Novecento sarà invece rappresentata dalle composizioni di Rota e Morricone in chiusura di concerto.
La musica del periodo barocco
Si passerà al periodo barocco con il concerto del 9 maggio del grande mezzosoprano rodigino Marina De Liso; vedrà la presenza di Roberto Loreggian al cembalo e di Nicola Dal Maso al violone. Il programma dal titolo Amare, ma non troppo – gioia e tormenti senza tempo alternerà arie di Frescobaldi e Monteverdi a rare arie di Barbara Strozzi, Benedetto Ferrari e Felice Sances.
Il recital pianistico di Roberto Prosseda
Il recital pianistico di Roberto Prosseda andrà in streaming il 25 maggio; inizierà con rari brani per pianoforte di Rossini e Verdi; e passerà poi alle musiche di Rendano, Caetani e Dallapiccola. La serie si chiuderà il 13 giugno con il secondo programma barocco; questa volta sarà affidato al violino di Federico Guglielmo; presenterà brani di Tartini, Vivaldi e Matteis, con Roberto Loreggian al cembalo.
Rovigo collabora con l’India per laccatura italiana
👏🙌