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Andrea Borgato, orgoglio rodigino del Tennistavolo

Andrea Borgato E Federico Falco
Andrea Borgato
Andrea Borgato

Andrea Borgato, classe 1972, nasce in provincia di Padova ma presto si trasferisce a Rovigo dove cresce e frequenta il Liceo scientifico Paleocapa. La vita gli cambia all’età di 23 anni; a causa di un brutto incidente stradale mentre è in macchina con degli amici, rimane tetraplegico a seguito di una lussazione delle vertebre.

Dopo un periodo di riabilitazione lungo e impegnativo, e soprattuto grazie alla forza d’animo che ha tirato fuori, Andrea ricomincia a vivere; l’11 settembre del 2001, il giorno che viene ricordato da tutti per le Torri Gemelle, riprende finalmente gli studi di chimica per poi conseguire la laurea tre anni più tardi.

Al momento vive a Solesino, in quanto meglio attrezzato dal punto di vista delle barriere architettoniche.

Andrea Borgato, orgoglio rodigino

Nel 2006 Andrea conosce Giovanni Bruttomesso (che diventerà poi il suo allenatore) e grazie a lui si innamora di uno sport, il Tennistavolo Paralimpico; inizia così a giocare nella classe 1. Dopo qualche primo campionato e tanti allenamenti arrivano i risultati: agli Europei di Genova nel 2009 vince la medaglia di bronzo a squadre. La sua prima medaglia, alla quale sono seguite tante altre soddisfazioni con diversi titoli assoluti italiani di categoria e persino mondiali.

Nel 2011, agli Europei di Spalato conquista un secondo bronzo a squadre e sfiora la prima medaglia nel singolare arrivando al 4° posto. Medaglia che però non tarda ad arrivare: agli Internazionali di Ungheria, svoltisi nello stesso anno, vince il titolo e si aggiudica l’oro, dominando il podio. L’anno successivo esordisce alle Paralimpiadi di Londra 2012. Nel 2013 conquista un’altra medaglia d’oro agli Internazionali di Bratislava e nel 2014 vince un bronzo ai Mondiali di Pechino. Dopo qualche mese arriva anche il momento degli Slovacchia Open: ulteriori soddisfazioni con un altro bronzo a squadre ed uno nel singolare.

Ma non è finita, perchè arrivano poi una medaglia d’argento agli Europei di Danimarca 2015 e, soprattutto, il biglietto di andata per le Paralimpiadi di Rio 2016.

Le Paralimpiadi di Tokyo

Dopo essere volato a quelle di Londra e poi a Rio, quest’anno fa tripletta con la partecipazione alle Paralimpiadi di Tokyo, sempre in classe 1. Il pass è arrivato ufficialmente a fine 2020, grazie ai risultati conseguiti guadagnandosi due ori e un bronzo, che hanno portato Borgato al settimo posto nel ranking mondiale.

Paralimpiadi Tokyo Apertura
Paralimpiadi di Tokyo 2021 – la sfilata di apertura degli azzurri

Il Tennistavolo Paralimpico

Il tennistavolo paralimpico è uno sport che tutti possono praticare a qualsiasi livello di disabilità motoria, previa visita di classificazione funzionale. Dopo la valutazione medica, si eseguono dei test funzionali che servono a definire meglio la classe in cui sarà inserito il giocatore in relazione alle peculiarità tecniche di questo sport. Nella maggior parte dei casi, i giocatori sono classificati nella classe a loro meno vantaggiosa. Fondamentalmente, si distinguono due gruppi principali di classi, a seconda che l’atleta possa praticare il tennistavolo stando in piedi o, viceversa, giochi seduto sulla carrozzina. I giocatori di ogni gruppo sono suddivisi, a loro volta, in cinque classi differenti.

Andrea Borgato rientra nella classe 1, perciò quella comprendente la minor mobilità. Gli atleti infatti, devono fissare la racchetta alla mano e giocare con un guanto o con un bendaggio elastico; questo perchè sono impossibilitati a distendere totalmente il braccio impegnato nel gioco, per cui i movimenti di estensione del gomito nascono dalla trasmissione passiva di oscillazioni della spalla. Si tratta di movimenti inerziali, in cui l’estensione del gomito è ottenuta per azione della gravità in seguito ad un movimento preparatorio di flessione del gomito stesso. Orientativamente si tratta di atleti con lesioni midollari e vertebrali.

Andrea Borgato E Federico Falco
Gli atleti Andrea Borgato e Federico Falco

La differenza tra classe 1 e classe 2 non è abissale, ma sta nel fatto che, nella classe 1, l’estensione del gomito non è funzionale e un’eventuale contrattura delle dita della mano non è controllata, mentre nella classe 2 i movimenti sono ben coordinati.

Andrea Borgato, orgoglio rodigino del Tennistavolo ultima modifica: 2021-08-27T11:14:44+02:00 da Francesca Braghin

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Julieta B. Mollo

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