Dominazione Estense. Le incursioni Padovane - Seconda parte - itRovigo

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Dominazione Estense. Le incursioni Padovane – Seconda parte

La piazza Maggiore aveva già una sua conformazione durante la dominazione Estense

Riprendiamo il filo con il secondo articolo dedicato alla dominazione estense di Rovigo, capoluogo Polesano. La prima delle dominazioni subite dalla città Veneta nella sua storia millenaria.

Il completamento della cinta muraria

La cinta di mura fu portata a termine prima del 1324, come si può intuire da alcuni statuti di quello stesso anno. Di certo dopo il 1300, perchè al suo interno è custodito il convento francescano costruito su indicazione di Obizzo II. La presenza dei francescani ha un ruolo fondamentale nella vita religiosa, culturale e civile della città. Pare sia stato lo stesso San Francesco a lasciare qualche suo frate a Rovigo. Di certo c’è che Alisia (vedova di Azzo VI d’Este), nel 1235, effettuava donazioni al primo e minuscolo convento sorto accanto a quella che oggi è la chiesa del Cristo. Nelle intenzioni di Obizzo c’è quello di farlo diventare un centro di riferimento valido per l’intera regione. Lascia anche delle disposizioni testamentarie in proposito, ma vengono parzialmente realizzate.

La Chiesa del Cristo, importante durante la Dominazione estense

 

Intorno alla metà del XIII secolo, a Rovigo, si insediano anche gli Umiliati. Per loro viene costruita la chiesa di San Bartolomeo, fuori dalle mura, a sud della città. Per un tempo relativamente breve anche questo convento trova prosperità anche se poi, nel XIV si avvia verso una inesorabile decadenza. Scompare infatti del tutto nel Quattrocento. Di altri conventi cittadini non pervengono notizie se non prima che il XV secolo si avvii verso la conclusione. D’altronde, la città, non possedeva una popolazione tale da giustificarne la creazione o l’esistenza.

La dominazione estense, caratterizzazione dell’abitato

Tenuto conto dell’aera occupata, si può desumere che, nel XIII secolo, la popolazione rodigina oscillasse tra i duemila ed tremila abitanti. A quel tempo l’edificazione è ancora relativamente rada. Frequente risulta l’uso del legno, della paglia e delle canne. Tutti materiali molto pericolosi in caso di incendi. Lo statuto del 1329 ne proibirà, per l’appunto, l’utilizzo all’interno della cerchia muraria. Tuttavia l’abitato era teso a caratterizzarsi sotto l’aspetto figurativo. La piazza Maggiore è circondata dai portici (tanto che lo riportano persino gli Statuti) e qualche edificio privato prevaleva sugli altri, ad iniziare da quello degli Estensi.

La chiesa di San Bartolomeo, esistente già durante la dominazione estense

Trovano evidenza anche le chiese. Oltre a quella di Santo Stefano (ricostruita nella metà del XI secolo), sorge anche quella dedicata a Santa Giustina. Essa è posta nella parte orientale della città, presso il palazzo degli Estensi e forse, in origine, viene usata come cappella dai Visconti. L’esistenza di quest’ultima chiesa è documentata fin dal 1195. Circa vent’anni dopo sorge la chiesa detta del Cristo, mentre quella di San Bortolo, come sappiamo sorge lontano dal centro abitato.

Dominazione estense, contese e rivalità

Tra le famiglie rodigine non mancano contese e rivalità. Tuttavia la vita cittadina si svolgeva in modo relativamente tranquillo. I turbamenti più gravi arrivano dalle lotte interne alla casa d’Este. Sedici anni dopo la morte di Obizzo II, nel 1309, uno dei suoi figli, Francesco, ritenendosi ingiustamente escluso dalla signoria di Ferrara assalta e conquista Rovigo e viene acclamato signore. Cede poi la città ai Padovani, suoi alleati nella battaglia, per 10.000 lire. Un’altra occupazione padovana avviene nel 1352, ancora in appoggio ad un Estense che ambiva ad un ruolo importante.

Nel complesso, comunque, il XIV secolo, trascorre tranquillo, senza che si verifichino eventi particolarmente catastrofici. Persino la gravissima crisi economica della prima metà del secolo, che culmina con la spaventosa pestilenza del 1348 sembra non colpire il Polesine in modo significativo.

Fonte: Rovigo, ritratto di una città. 

Dominazione Estense. Le incursioni Padovane – Seconda parte ultima modifica: 2019-05-07T09:32:09+02:00 da Alessandro Effe

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