I luoghi dell'abbandono: le mostre all'ex Ospedale Psichiatrico - itRovigo

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I luoghi dell’abbandono: le mostre all’ex Ospedale Psichiatrico

Chernrov (92)

L’ex Ospedale Psichiatrico, A Granzette, ha ospitato ultimamente diverse mostre multisensoriali molto interessanti. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione, Devis Vezzaro, ideatore e allestitore delle esposizioni, chiedendogli come nasce “I luoghi dell’abbandono”. 

I LUOGHI DELL’ABBANDONO: LE 3 MOSTRE A ROVIGO

Com’è nata l’idea di creare le mostre “I Percorsi Della Pazzia”, “Vajont, l’onda della morte” e “il silenzio assordante di Chernobyl? – “Tutto nasce dalla volontà di emozionare le persone. Una semplice mostra fotografica non permette al visitatore di immergersi totalmente in quello che vede nelle sole foto esposte. Serve spingerlo oltre, portarlo in prima persona dentro i vari luoghi. Nelle mostre multisensoriali si crea un percorso unico, mai proposto in maniera così realistica. Poter toccare, interagire con l’esposizione, in alcuni casi anche modificando il suo aspetto iniziale, rende il visitatore protagonista di un viaggio.”

Chernrov (92)

Come avete raccolto i materiali per allestire le mostre? – “La realizzazione di queste mostre parte da uno studio approfondito. Abbiamo letto decine di libri, visto molti filmati storici, visitato musei. Abbiamo anche parlato con persone che hanno vissuto quell’esperienza nel loro passato. Poi si ricercano gli arredi, in mercatini, aste o internet. Cerchiamo di dare sempre priorità a materiale e oggettistica originale. In alcuni casi abbiamo creato noi gli oggetti scenici, copie di materiale spesso irrecuperabile. Ogni singola esposizione è importante. Quando viene trasferita in altre sedi viene smembrata e rivisitata. I visitatori non vedranno mai un allestimento uguale al precedente, nel caso tornassero a visitare la stessa mostra esposta in un altro luogo.”

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I PERCORSI DELLA PAZZIA

Come avete allestito, nello specifico, “I percorsi della pazzia”? – “Questa mostra è stata creata appositamente all’interno di un ex padiglione psichiatrico. Il suo allestimento è stato più semplice da realizzare. Le stanze sono state ricreate con lo stesso arredamento che avevano in passato. Si fa passeggiare il visitatore tra il presente di un padiglione abbandonato, trasmettendo, nei televisori, immagini e video della realtà vissuta dai pazienti nei vari ospedali italiani. Queste strutture ora si chiamano REMS, e poco si differenziano da quelle degli anni 90”

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Quali sono i vostri progetti futuri? – “Attualmente queste sono le uniche mostre. Abbiamo, però, molti progetti in fase di realizzazione. Tra questi ci sono: campi di concentramento nazisti, Gulag sovietici, discoteche abbandonate, luoghi di culto dimenticati e le foibe. La nostra mente è sempre al lavoro per inventare un nuovo percorso emozionale.”

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Qual è stata la reazione delle persone che avete incontrato nel corso delle vostre esposizioni? – “La maggior parte delle volte le persone escono ammutolite e ancora pensierose. Siamo riusciti ad andare oltre i luoghi comuni, oltre al classico modo edulcorato di raccontare i fatti.”

COME NASCE L’ASSOCIAZIONE

Come nasce “I luoghi dell’abbandono”? – “ L’associazione nasce dopo la prima mostra sui luoghi abbandonati in genere. I visitatori stessi chiedevano di far parte del gruppo. Chi ne fa parte sono fotografi professionisti e non. C’è anche chi semplicemente vuole scoprire la storia e la cultura dei luoghi. La pagina facebook e’ nata 5 anni fa, dopo una mostra a luglio 2014 a Dueville (paese dove risiedo) con tema Lanerossi. Date le numerose richieste, ho deciso di fondare nel 2015 l’associazione culturale “I luoghi dell’abbandono”.

Chernrov (56)

La missione dell’associazione è cercare, esplorando i luoghi dismessi, il recupero morale e materiale degli stessi. Vogliamo valorizzarli e restituire loro una dignità storica e sociale. Dal 2017 il marchio è registrato e iscritto nel registro dei marchi dell’Unione Europea. Attualmente la pagina è al quinto posto nella classifica mondiale dei siti a tema “LUOGHI ABBANDONATI”. Ad oggi ha circa 219 mila followers. Collaboriamo con enti pubblici, emittenti televisive, giornali, registi e cantanti.”

Foto: Devis Vezzaro – I luoghi dell’abbandono; Tea Nilo.

I luoghi dell’abbandono: le mostre all’ex Ospedale Psichiatrico ultima modifica: 2020-12-01T09:00:00+01:00 da Tea Nilo

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