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Paolo Degan – CCCP, il punk rock italiano in mostra a Boara Pisani

Questa mostra potrebbe avere comodamente come titolo : “L’amore di un fan”. Perchè è questo che Paolo Degan è, prima di tutto. Un appassionato di indie ed alternative rock italiano. Dei Marlene Kuntz, degli Afterhours, delle Luci della Centrale Elettrica e tanti altri. Ma Paolo è curioso, ha l’animo emotivo dell’artista e quindi il suo sguardo è sempre più in là. “Ascoltavo questi gruppi e le loro canzoni e dentro di me continuavo a chiedermi da chi avessero preso ispirazione, da dove veniva il loro sound, chi, in Italia, poteva averli ispirati“. Ed è proprio per rispondere a questa domanda che Paolo si imbatte nell’unica risposta disponibile : i CCCP.

Ai più potranno non dire molto ma sono stati un gruppo musicale punk rock italiano considerato da tutti (o dal 99% degli addetti ai lavori) come tra i più influenti nell’Italia musicale degli anni ’80. Il suo leader carismatico è Giovanni Lindo Ferretti, personaggio istrionico e controverso che, dopo aver lavorato come operatore pschiatrico, abbandona l’Emilia e si trasferisce a Berlino. Qui incontra Massimo Zamboni e nel 1982 fonda i CCCP – Fedeli alla linea. Dal 1986 al 1990 fanno uscire quattro album considerati, per testi e contaminazione musicale, tra i più importanti del panorama musicale italiano. Quando si sciolgono il loro percorso prosegue su altre strade e con altre collaborazioni, a dimostrazione che la creatività e l’estro di Zamboni e Ferretti è enorme.

Durante la loro carriera hanno collaborato con i CCCP artisti del calibro di Gianni Marroccolo, Giorgio Canali, Ringo De Palma e, nel caso del loro ultimo album “Epica Etica Etnica Pathos” un fotografo del calibro di Luigi Ghirri, scomparso prematuramente ma considerato da molti uno dei maggiori e più influenti fotografi italiani del Novecento. Storie e personaggi che si intrecciano e che a loro volta trasportano altre storie e personaggi.

E’ in queste vicende che Paolo si infila e trova il giusto contesto per le sue passioni : la musica indie e la fotografia. “La passione per le foto è nata nel 2012 ma l’idea della mostra è nata nell’ambito di un corso di fotografia che stavo frequentando. Bisognava portare un progetto e da lì è nata la mia idea di lavorare sul rock indipendente. Allora sono andato a ricercare le origini italiane del rock indipendente, quello che ha influenzato tutto l’indie rock attuale. Ed era impossibile non imbattersi nei CCCP“.

Il Tuwat e Danilo Fatur

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Da qui in poi è un profluvio di ricordi, perchè Paolo decide di non fermarsi davanti a nulla ed inizia un viaggio che lo porta agli albori dei CCCP che poi sono anche gli albori della scena indie (ancora non si chiamava così) italiana. E quindi si parla del Tuwat a Carpi, uno dei locali storici di quegli anni, dove i CCCP conoscono Josè Lopez Macho Frasquelo, al secolo Danilo Fatur che si unisce a loro insieme ad Annarella Giudici, fornendo al gruppo la parte scenico-teatrale che, dal vivo, rende musiche e testi unici. Paolo trova ed intervista molti di quei personaggi, fino ad arrivare al suo acme, Giovanni Lindo Ferretti.

Paolo riesce ad incontrare ed a parlare con Danilo Fatur. “E’ un personaggio ancora pazzesco, pieno di quella carica istrionica che contraddistingueva le sue performance dal vivo. Parlandoci e passando del tempo insieme a lui ho capito che il richiamo a quanto fatto in passato è ancora forte“. Ed allora si mette in viaggio verso Cerreto Alpi sull’appennino Reggiano, dove Ferretti vive, con l’idea di poterci parlare e magari riuscire a fotografarlo. Chi non ha mai sentito parlare del cantautore emiliano potrebbe pensare che la missione non sia delle più complicate, in realtà, la personalità poliedrica e complessa dell’emiliano è tale che il viaggio potrebbe anche finire con un nulla di fatto.

Giovanni Lindo Ferretti

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La tenacia però lo premia e riesce ad incontrarlo. “E’ stato un incontro breve ma molto emozionante. Percepisci immediatamente il suo forte carisma e se ti fermi un attimo capisci subito perchè è stato icona in quegli anni. L’impatto emozionale è stato forte, ma sono stato ripagato perchè mi ha concesso di fotografarlo in maniera praticamente esclusiva sul suo pick-up verde“. Paolo continua il viaggio e visita anche i luoghi in cui sono state effettuate le incisioni dei loro dischi, compreso il casolare (ora abbandonato) dove il gruppo registra Epica Etica Etnica Pathos, loro ultimo album. In queste foto ritroviamo tutto l’impatto iconico dei CCCP e dei suoi protagonisti principali hanno avuto in quegli anni per la musica italiana indipendente.

Noi possiamo ammirarle a Boara Pisani fino al 31 Agosto grazie a Paolo ed all’associazione culturale Athesis. La mostra si può contemplare tutti i giorni ed il 26 ci sarà una presentazione direttamente con l’artista. Nostalgici o meno, vi consigliamo vivamente di non perderla, sperando di vederla presto anche in altri spazi.

Paolo Degan

 

Tutte le foto sono di Paolo Degan per gentile concessione dell’autore.

Paolo Degan – CCCP, il punk rock italiano in mostra a Boara Pisani ultima modifica: 2018-08-02T10:03:30+02:00 da Alessandro Effe
Paolo Degan – CCCP, il punk rock italiano in mostra a Boara Pisani

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