Piazza Garibaldi - Dalla chiesa ai mercati ed infine la statua

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Piazza Garibaldi – Dalla chiesa ai mercati ed infine la statua

Piazza Garibaldi vista da via Silvestri con, accanto, la Camera di Commercio

In conseguenza dei provvedimenti napoleonici, nel 1809 la chiesa di Santa Giustina venne demolita. E’ così che prende forma l’attuale Piazza Garibaldi. La fondazione della chiesa è ignota visto che anche il Bartoli non trova notizie anteriori al 1195. Risulta in ogni caso molto probabile che la costruzione possa risalire ad epoca precedente. Secondo Gian Pietro Ferretti, in origine, la chiesa aveva la funzione di “cappella dei pretori”. Intendendo cioè i visconti (rappresentanti degli Estensi) di cui si ha documentazione certa a Rovigo fin dal 1117.

La “piazzetta”

La facciata della chiesa di Santa Giustina rivolgeva ad ovest, proprio di fronte il palazzo degli Estensi dove, fino alla conquista della Serenissima, trovavano dimora i visconti. Fra i due edifici si trovava un sagrato denominato “la piazzetta”, che risultava tangere la strada che andava verso Sarzano e che è l’attuale Via Silvestri. Proprio su questa strada, i Veneziani, che dal 1484 erano i nuovi dominatori del Polesine, fecero costruire, nel 1488, il nuovo palazzo Pretorio che diventa la residenza del loro podestà in città. Vista la sua ristretta dimensione la piazza non diventò mai teatro di particolari avvenimenti anche se era il luogo di partenza della “corsa dei berberi“, spettacolo popolare di carattere agonistico. Esso vedeva coinvolti anche signori e nobili locali, in una gara di cavalli che si svolgeva per le vie cittadine. Lo spettacolo rimase molto in voga per tutto il XVIII secolo e l’inizio del successivo.

Piazza Garibaldi vista dal bar Borsa

Nel 1725 la chiesa viene rimaneggiata e, nei limiti del consentito dallo spazio circostante, resa più grande. Rimane comunque inadeguata rispetto alla quantità della popolazione che, via via, aumenta. Le funzioni religiose più importanti si spostano dunque nella vicina e ben più grande, chiesa di San Francesco, dei Minori conventuali. Questi ultimi si allontanano da Rovigo nel 1805, vittime della soppressione degli ordini religiosi. Il loro convento viene acquistato dal Demanio e su richiesta del parroco di Santa Giustina, viene fatta una permuta tra le due chiese. Quella di San Francesco diviene dunque parrocchiale e gli viene aggiunto il titolo di Santa Giustina (nel 1806).

Il mercato degli ortaggi ed il mercato dei grani

La parte che non comprendeva le mura della chiesa viene ceduta allo Stato. Messa all’asta viene acquistata da una società di privati. La chiesa è demolita e il terreno rimasto libero è dato al Comune perchè ne faccia l’uso che ritiene più opportuno. Viene così trasferito, nel 1810,  il mercato degli ortaggi, delle tele e delle calzature, contribuendo ad alleggerire l’ingombro nella piazza Maggiore. Quando, nel 1851, l’ex-palazzo Pretorio si trasferisce ed al suo posto si attiva la Camera di Commercio nella piazzetta impiantato il mercato dei grani facendo rimanere la piazza come area di mercato fino al secondo dopoguerra.

Piazza Garibaldi vista da Via Silvestri con la storia statua

Dagli inizi dell’800 in poi, l’edilizia che circonda la piazza è stata oggetto di numerosi interventi di trasformazione il cui risultato segue, spesso, il variare del gusto architettonico. Nel 1984 iniziano i lavori di pavimentazione della piazza e gli scavi portano alla luce le fondazioni della chiesa di Santa Giustina il cui tracciato viene ridisegnato con pietra bianca sul “liston”. Al centro della piazza, nel 1896, viene eretto il monumento a Giuseppe Garibaldi che trova in quel luogo una sistemazione quanto mai idonea.

Foto: Alessandro Effe. Fonti: Rovigo, ritratto di una città.

Piazza Garibaldi – Dalla chiesa ai mercati ed infine la statua ultima modifica: 2019-02-05T09:33:00+01:00 da Alessandro Effe

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