Storie e leggende della cucina polesana, Corcrevà e Tartlàn - itRovigo

itRovigo

Cibo Cucina Tradizionale Memoria Miti e Leggende Valori ed Emozioni

Storie e leggende della cucina polesana, Corcrevà e Tartlàn

Il forno, elemento principe nelle storie e leggende della cucina polesana

Lo abbiamo visto in precedenza, la cucina polesana, oltre che cucina “di confine” è, spesso, cucina di tradizioni tramandate oralmente. Questo perchè se da un lato il sentire culinario era unico, le tradizioni di famiglia potevano, di volta in volta, mutarlo. E’ la cultura contadina a farla da padrona ed è anzitutto a quella che ci siamo riferiti nel nostro racconto. Una cultura che, spesso e volentieri, faceva di focolare e forno gli elementi portanti su cui basare le ricette. Oltretutto, per entrambe, vi era senza dubbio anche la sacralità della ritualità domestica. Anche se spesso il forno era costruito in un luogo staccato dall’abitazione. E proprio in questo particolare ambiente che è un ampio mix di credenze popolari che esse prendono forma e si alimentano. Storie e leggende della cucina polesana, prendono forma.

Corcrevà e la ragazza in bianco

Si racconta di bambini bruciati nel forno o, ancora, di bellissime fanciulle malate d’amore che sceglievano di mettere fine ai propri giorni gettandosi nei gorghi. Gli stessi che poi avrebbero visto l’edificazione di una chiesa o di un forno, come luoghi costitutivi della comunità. Figure retoriche che tornano anche sotto spiriti benefici a vigilare, ad esempio, la corretta cottura del pane. Oppure che si tramutano in storie da raccontare davanti al camino o nelle calde sere d’estate, prima di andare a letto. Storie che raccontano di ragazze (le bèle pute), tanto belle da non sembrare vere. Come quella che tutti chiedono in moglie e lei nessuno voleva. Fin quando si innamora, ricambiata, di un cavaliere, che però è costretto a partire per la guerra. Dalla quale non farà più ritorno.

Ecco che il ricordo non svanisce, ma anzi si alimenta ancora di più. In una sorta di malinconia che cresce e che non la abbandona. Ed allora lei, un giorno, si incammina consapevole di voler andare incontro alla morte. Ed arriva a Corcrevà, dove vi è un gorgo, una palude fatta solo di canne. Dentro quella palude si addentra fino ad esserne inghiottita. Ecco, lì, in quel punto, dove vi era solo un gorgo, viene fondato il paese con le sue case, la chiesa, le botteghe ed il forno. E si racconta che prima dell’alba, quando le donne si alzavano per fare il pane, si poteva notare questa ragazza, vestita di bianco, intenta ad osservare con amore il pane che cuoceva. Lì, a Corcrevà, (Cuore crepato, chiamato così in omaggio alla ragazza, morta di crepacuore).

Tartlàn il padre delle Esperidi

Un’altra figura che compare spesso nei forni polesani è Tartlàn, il padre delle Esperidi. Come Zeus sostiene con le braccia e la testa il cielo, il Tartlàn polesano è condannato a fare la stessa cosa coi forni. E si trova ancora dentro di essi, pronto a fagocitare adulti e bambini che osassero avvicinarsi. Narra la leggenda di un costruttore di forni (una volta vi erano maestri apposta che li costruivano, che mica sapevano farlo, tutti vista la difficoltà nel fare la cupola) che imbrogliava i suoi committenti. Infatti, spacciandosi per un bravo maestro, costruiva forni ma, arrivato alla cupola, non sapendo come fare per poterla sostenere, la teneva su con la schiena.

Da dentro il forno, prima di finire, chiedeva soldi ai suoi committenti. I più incauti glieli davano, lui usciva da dentro ed essi si ritrovavano, dopo qualche minuto, con la cupola in macerie. Finì però che trovò una persona più furba di lui cui quando chiese i soldi, senza scomporsi rispose : “Certo, esci da lì che ti pago, così guardiamo insieme la cupola“. Non potendo uscire, visto che la cupola non avrebbe retto, si condannò a non uscire mai da lì dentro. Storie e leggende della cucina polesana che arrivano, quasi, ai giorni nostri.

Fonte: La cucina Polesana. Foto: Polesine, fai da te 360.

Storie e leggende della cucina polesana, Corcrevà e Tartlàn ultima modifica: 2019-08-05T09:23:57+02:00 da Alessandro Effe

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top