Un fiume tra arte e storia è un emozionante viaggio nel tempo; un viaggio proiettato su quello che è considerato da sempre uno dei punti storici più importanti del nostro territorio; per l’occasione infatti, le due torri di Rovigo riflettevano immagini e suoni. Il tutto accompagnato dalla rappresentazione animata di alcuni dei protagonisti delle vicende più importanti della nostra città.
Un fiume tra arte e storia: il videomapping di Rovigo
Durante il primo videomapping, proiettato per tre serate nel corso dell’ultimo weekend, è intervenuto il vice sindaco e assessore alla Cultura Roberto Tovo. “Una raccolta di sensazioni e di emozioni per un percorso che vogliamo lasciare a noi, ai nostri ragazzi e a chi vorrà visitare la nostra città”, ha affermato. Ha poi proseguito spiegando che è finalmente stato possibile ammirare questo viaggio, dopo un anno e tre mesi di ritardo a causa della pandemia. “L’iniziativa fa parte del progetto Rovigo 920 e celebra i 1.100 anni di storia della nostra città. Un viaggio emotivo che è il risultato di tante volontà e di tanti supporti. Ringrazio chi ha sostenuto e collaborato all’evento”.
L’evento rientra nell’iniziativa del Comune di Rovigo Rovigo920, finanziata dal GAL Polesine Adige attraverso il progetto di cooperazione transnazionale He Art-Rural Art; il progetto è nato con l’obiettivo di promuovere il turismo culturale, risorsa economica riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
É stata la ditta Digital Network di Verona a realizzare il film poi proiettato sulle torri: le era stato affidato l’incarico di portare in scena la storia della città attraverso una squadra di professionisti del settore. Pertanto, la direzione artistica è stata affidata a Claudio Cervelli, la regia è di Stefania Carlesso, Grafica e Animazioni di Studio Cudicio, l’audio editing di Venice Classic Radio e l’amplificazione di Mav Studio.
He art-rural art, un progetto di cooperazione trasnazionale
Come anticipato avviato insieme a Rovigo 920, He art-rural art è un progetto svoltosi a maggio 2021, volto a promuovere lo sviluppo di attività comuni nel settore del turismo, basate su una conservazione e uno sfruttamento integrato dell’arte in Europa, in tutte le regioni partner che si concentrano nell’area rurale. L’iniziativa ha seguito determinate azioni principali:
- la riqualificazione di siti storici e architettonici, allo scopo di incentivare il turismo nel nostro territorio; una manutenzione straordinaria rivolta a il Tempio della Beata Vergine Soccorso, conosciuto anche come la Rotonda.
- l’organizzazione di eventi artistici di richiamo turistico, con una stampa di materiale cartaceo e la realizzazione di siti web e press tour.
- la realizzazione di un Progetto Espositivo Multimediale da installare presso Torre Morosini a Lusia; è volto a far conoscere le potenzialità del proprio territorio partendo dalla narrazione di un tristissimo fatto avvenuto nel 1945; un periodo le cui difficoltà sono ben note a tutti.
- la diffusione delle risorse culturali e artistiche del territorio tramite lo strumento del Geocaching. É un metodo per creare cacce al tesoro da risolvere utilizzando il proprio GPS o applicazioni specifiche per scovare i luoghi in cui sono nascosti premi e indizi.
Rovigo 920
Il progetto ha come obiettivo la riscoperta e il racconto delle vicende di Rovigo, stimolando la curiosità verso i luoghi ripercorrendo le tappe fondamentali del suo sviluppo e dell’evoluzione della sua comunità.
Rovigo 920 vuole incrementare l’interesse turistico del nostro territorio; per farlo, organizza eventi culturali e iniziative, a partire dalla celebrazione del compleanno numero 1.100 della città, celebrato nel 2020.
La prima traccia documentata di Rovigo, infatti, è da ricondurre al 920. Quell’anno, Papa Giovanni X autorizzò attraverso una Bolla il vescovo Paolo Cattaneo, all’epoca signore di quelle terre, a costruire una fortificazione per difendere la sua Chiesa.
L’ideazione del logotipo ripropone la sagoma della cinta muraria storica a forma pentagonale, divenuta iconica proprio per la sua attuale assenza a seguito delle mille vicissitudini della città. É un “marchio cappello”, che sintetizza e racchiude tutti i luoghi simbolo scelti come cardini del progetto.
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