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Piazza Duomo – La fisionomia della piazza nel corso della storia

Una veduta della facciata di Piazza Duomo a Rovigo

Le più antiche informazioni su Piazza del Duomo le possiamo trovare nella veduta prospettica di Rovigo edita dal Mortier intorno al 1670. Lo spazio, in quel caso, appare piuttosto angusto perchè davanti alla chiesa di Santo Stefano (Duomo) vi è il battistero. Quest’ultimo era un edificio piccolo, a pianta rettangolare. Risulta documentato fin dal XIII secolo ma che ha certamente origine più antica visto che la sua ultima ricostruzione è del 1361. Si suppone che la ricostruzione del Duomo, avvenuta nel XV secolo, abbia occupato parte dell’area sud del battistero. L’orientamento della chiesa con la facciata a nord spiegherebbe infatti la volontà di ingrandire l’edificio pur non avendo spazio a disposizione ad est e ad ovest.

La principale chiesa cittadina

L’esigenza di avere spazio ed area libera davanti alla principale chiesa cittadina si pose in maniera non più rimandabile con la ricostruzione del Duomo, avviata nel 1696. La chiesa che si stava costruendo, praticamente doppia rispetto alla precedente sarebbe infatti arrivata con la facciata fin quasi al battistero. Quest’ultimo viene quindi destinato alla demolizione. L’operazione si compie  però solo nel 1737, sebbene i lavori sul Duomo si fossero conclusi già da otto anni.

Non è nota l’epoca di costruzione di palazzo Manfredini, che sorge sul lato occidentale della piazza. E’ molto probabile, in ogni caso, che fosse già presente prima della distruzione del battistero ragion per cui il palazzo ricavò maggior respiro. La configurazione della piazza si presentava comunque con un aspetto modesto e dimesso. La presenza del Duomo (pur con la facciata incompiuta) e di palazzo Manfredini, le conferiva comunque una certa solennità. Fino al 1696 la casa canonica è situata dietro al Duomo vecchio e si demolisce per lasciar posto alla nuova costruzione.

La trasformazione della piazza

Nella seconda metà del XVIII secolo, l’arciprete del Duomo abitava a metà dell’attuale via Badaloni, più o meno di fronte allo sbocco di via Modena Colorni. Su quest’ultima via abitava il cappellano, in una casa opposta all’abside del Duomo. Nel 1855 il Comune (che pagava l’affitto per l’alloggio del parroco), acquistò la casa di fronte alla chiesa per destinarla a canonica facendo assumere alla piazza una connotazione decisamente ecclesiastica.

Verso la fine del XIX secolo si ricostruisce l’edificio all’angolo fra via Trento e via Casalini ma gli intervento che determinarono la vera trasformazione della piazza si ebbero nel dopoguerra. Nel 1950 si ricostruisce l’edificio adiacente al palazzo Manfredini. Nel 1958 si erige la nuova sede del Liceo che, sebbene non faccia propriamente parte della piazza proietta comunque su di essa la sua presenza. Risale al 1962 l’abbattimento della casa canonica per costruire un edificio più arretrato ma di altezza doppia. La prima stesura del piano regolatore del 1958 prevede la demolizione del palazzo Manfredini perchè si sostituisse con un edificio a carattere intensivo ma fortunatamente la “svista” viene corretta ed il palazzo rimane al proprio posto.

Tutte le foto sono di Andrea Trombin.
Fonti: Rovigo, ritratto di una città.

Piazza Duomo – La fisionomia della piazza nel corso della storia ultima modifica: 2019-02-13T09:28:07+01:00 da Alessandro Effe

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