Palazzo Manfredini al Duomo - Un edificio pieno di storia in centro città

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Palazzo Manfredini al duomo
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Palazzo Manfredini al Duomo – Un edificio pieno di storia in centro città

Per molti è il palazzo che ospita la sede di Confagricoltura. Nel pieno centro della città, a due passi dalla Chiesa di Santo Stefano, o Duomo di Rovigo. Negli anni è stato molte altre cose : residenza, stamperia, fabbrica di liquori, caserma austriaca, scuola elementare. Un controllo effettuato presso l’archivio di stato, in occasione della presentazione del libro “Palazzo Manfredini a Rovigo, Storie di uomini, famiglie e mestieri tra il 1485 e il 1953”, della storica Laura Fasolin, ha permesso di scovare un documento che farebbe risalire il palazzo agli anni ’70 del Quattrocento.

Quella dei Manfredini era una delle famiglie più antiche e nobili di Rovigo e nel corso del tempo si divise in vari rami. Uno di questi costruì la propria dimora nel palazzo che sorge di fronte al Duomo. Prima del ritrovamento documentale dell’Archivio di Stato cui accennavamo sopra, erano due i documenti che ne attestavano la sicura esistenza. Un quadretto, conservato al Duomo che descrive la traslazione della Beata Vergine, datato 1737 e una vignetta del 1748 disegnata da Marc’Antonio Campanella. L’insieme dell’edificio, in ogni caso, giustifica l’ipotesi della storica Laura Fasolin, portando tuttavia la certezza di interventi effettuati in maniera posteriore. Oltretutto alcuni notano il carattere “ferrarese” dell’edificio ed a favore di questa tesi giocano i rapporti con Ferrara protrattisi fino alla fine del XVI secolo. Altri interventi di ammodernamento della struttura antica si ipotizzano nel Settecento.

I vari utilizzi ed il restauro interno

Palazzo Manfredini al Duomo

Notizie sul palazzo emergono da racconti di storia cittadina. Nel maggio del 1797 il generale Rusca, al quale Napoleone aveva affidato il comando militare del Polesine prese alloggio del palazzo. Nel 1824 con il trasferimento dei Manfredini a Ferrara, Francesco Andreola allestì nel palazzo una tipografia. La affidò ad Antonio Minelli che ne divenne proprietario nel 1835. Poi, nel 1866 vennero accolti alcuni malati provenienti dalla casa di riposo di San Bortolo che era stata trasformata in Ospedale Militare. E ancora nel 1890 nel palazzo fu sistemato l’archivio notarile mentre dopo la Prima Guerra Mondiale il palazzo divenne Casa del Popolo, ospitando organizzazioni cattoliche. Nel 1925 per volontà del del Ministero degli Interni, la Casa del Popolo fu soppressa. Agli inizi del 1926 il palazzo lo acquista il Sindacato Fascista degli Agricoltori e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, dall’Associazione Agricoltori della Provincia di Rovigo.

In quest’ultima occasione si effettuano importanti lavori di restauro interno che modificarono sensibilmente il piano superiore. Francesco Bartoli non cita Palazzo Manfredini, per il fatto che al suo interno non siano conservati dipinti di valore. Proprio per questo motivo l’edificio subì negli anni, numerose incurie. Nel 1958 il Piano Regolatore ne prevedeva addirittura l’abbattimento, fortunatamente evitato per regalare alla città un edificio di indubbio valore storico.

 

Foto: Remweb, Wikimedia. Fonti: Rovigo, ritratto di una città

Palazzo Manfredini al Duomo – Un edificio pieno di storia in centro città ultima modifica: 2018-06-22T13:44:32+02:00 da Alessandro Effe
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