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5 Kandinskij in mostra al Roverella: un prestito straordinario

La Grande Porta

5 Kandinskij in mostra a Palazzo Roverella: prestito eccezionale quello concesso dalla Collezione teatrale dell’Università di Colonia alla mostra Vedere la musica. L’arte, dal Simbolismo alle avanguardie, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e curata da Paolo Bolpagni, in scena a Rovigo fino al 4 luglio.

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Palazzo Roverella, Rovigo – Foto: Wikipedia

5 Kandinskij in mostra al Roverella

Si tratta di una sequenza di cinque opere davvero spettacolari di Vasilij Kandinskij. I preziosi dipinti costituiscono le prove scenografiche per la messa in scena dei Quadri di un’esposizione, il capolavoro musicale di Modest Musorgskij. Scritta per pianoforte, è l’opera più famosa del compositore russo. Presto diventata il pezzo forte del repertorio di molti pianisti, è stata oggetto di moltissime strumentazioni da parte di altri compositori: la versione più nota e più eseguita è quella orchestrata da Maurice Ravel.

Kandinskij scenografo e costumista

Kandinskij annota Paolo Bolpagni, curatore della mostra, non disdegnò di dedicarsi al lavoro di scenografo e costumista, non abbandonando mai peraltro la sua particolare prospettiva di fusione delle arti. Nell’aprile del 1928 allestì al Friedrich-Theater di Dessau, su invito di Georg Hartmann, direttore del teatro stesso, uno spettacolo dedicato, appunto, ai Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij. Per i ‘Quadri’ curò la regìa e progettò le scene. E la mostra del Roverella ha il privilegio di presentare i cinque dipinti che costituiscono le prove scenografiche per lo spettacolo: Gnomus, Bydlo, La capanna sulle zampe di gallina di Baba Jaga, Catacombae e La grande porta di Kiev.

5 Kandinskij
Vasilij Kandinskij, Gnomus, 1928

Modest Musorgskij

Figlio di un ricco proprietario terriero, Mussorgsky nasce a Karevo, nel distretto di Pskov, in Russia, nel 1839: viene avviato, come da tradizione per il suo censo, alla carriera militare, ma, irresistibilmente attratto dalla musica, continua nel contempo a studiare pianoforte con Anton Herke, il più famoso insegnante di Pietroburgo; dal 1856 si dedica completamente alla musica.

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Modest Musorgskij – Foto: Wikipedia

Nel 1861 M. Mussorgsky è costretto per una serie di circostanze, ad abbandonare la vita in città e a ritirarsi in campagna. Questo passaggio diviene fondamentale per lo sviluppo della sua creatività musicale: il contatto più diretto con i canti e le danze popolari della sua terra segna infatti in maniera indelebile la sua produzione. Dal 1867 si dedica completamente ai suoi lavori musicali, di compositore e concertista. A questo periodo risalgono alcune delle sue opere più importanti; tra esse, Una notte sul Monte Calvo per orchestra, e diverse liriche per canto e pianoforte; ancora nel 1874 musica alcune poesie del conte Goleniščev-Kutuzov, fra cui Canti e danze della morte.

La suite Quadri di un’esposizione

Dello stesso periodo è la celebre suite per pianoforte Quadri di un’esposizione; si tratta di un tentativo di tradurre in musica alcuni disegni e acquerelli dell’amico artista Victor Hartmann (1834-1873) visti ad una mostra; la ricchezza ritmica e la novità di timbri dell’opera, indurranno Maurice Ravel a scriverne una magistrale orchestrazione.
Quadri di un’esposizione viene pubblicato la prima volta nel 1886, cinque anni dopo la morte dell’autore; ne segue una seconda edizione, con una prefazione di Vladimir Stassov. In entrambi i casi il revisore è Nikolaj Rimskij-Korsakov che ammorbidisce i tocchi audaci di Mussorgsky; ne risulta in questo modo, una stampa non conforme alla sua forma originale.

La Locandina Della Prima Edizione De I Quadri Di Unesposizione
La locandina della prima edizione de Quadri di un’esposizione – Wikipedia

La fonte d’ispirazione di Kandinskij

Così come, afferma Bolpagni, il compositore si era ispirato, per la sua suite pianistica, a una serie di acquerelli del pittore e architetto Viktor Hartmann; similmente Kandinskij rifuggì da strette analogie figurative; preferendo seguire con giochi di luce e con mutevoli disposizioni di forme colorate il decorso della musica; in questo modo, l’interpretazione musicale di un’immagine pittorica è risolta in strutture pittoriche astratte.

Al Roverella, i 5 Kandinskij e un raro e prezioso dipinto del 1931

Ma la grande esposizione rodigina offrirà al pubblico anche una sesta opera di Kandinskij; si tratta di un raro e prezioso dipinto del 1931 intitolato Dunn und fleckig SoupleSottile e macchiato flessibile; proviene da una prestigiosa collezione privata. 

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Sottile e macchiato flessibile – Vasilij Kandinskij
Fonti editoriali: classicaviva.com
5 Kandinskij in mostra al Roverella: un prestito straordinario ultima modifica: 2021-05-18T08:59:03+02:00 da Elisa Padoan

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