Circa dieci giorni fa avevamo dato notizia della riapertura della Fabbrica dello Zucchero. Un luogo, fisicamente ubicato al Censer, di cui la città ha fortemente bisogno. Per ricominciare pian piano a rinascere. A dar luogo a nuove imprese che possano portare la giusta ventata d’aria fresca su cui porre le giuste basi per il futuro. Ma cosa rappresenta la Fabbrica? È un laboratorio artistico, è una startup culturale, ma è anche il nome di un nuovo spazio multimediale per l’aggregazione di progetti e talenti. Soprattutto, è una fabbrica, del passato e del presente, che trasforma lo zucchero, prodotto ieri, nel fermento di civiltà che serve oggi. È “La Fabbrica dello Zucchero”. Il primo polo culturale del Polesine, che sarà inaugurato ufficialmente il 30 aprile prossimo, con un evento a ingresso libero, nelle aree Censer di Rovigo, a partire dalle 21.
La Fabbrica Dello Zucchero inaugura il polo culturale
Il 30 aprile, un percorso di suggestioni tra passato e presente del Censer, con i rodigini a far da figuranti. Dalla lavorazione della barbabietola, tra i vapori ed il vociare degli operai, alla produzione di arte e bellezza. Questo è il percorso spazio-temporale del Censer di Rovigo. Da zuccherificio e poi centro tecnico-fieristico, alla sua nuova veste di polo culturale polesano, che verrà inaugurato il 30 aprile prossimo, con un evento ideato dalla nuova startup culturale “La fabbrica dello zucchero” nell’area Censer, a partire dalle ore 21, con ingresso libero e gratuito.
I visitatori saranno condotti in questo viaggio della memoria e dello spazio, attraverso varie sale del Censer, popolate di persone, parole, azioni, musica, danza e videoimmagini, verso la consapevolezza che il territorio polesano da adesso, può contare su un luogo deputato alla fruizione dell’arte, al supporto degli artisti e allo sviluppo culturale. Il percorso creativo è ideato e organizzato da La fabbrica dello zucchero con la preziosa collaborazione di comuni cittadini di Rovigo che si sono subito messi a disposizione per fare i figuranti e animare le situazioni sceniche più interessanti.
I talenti polesani
Il territorio polesano, floridissimo di talenti spesso poco evidenziati, ha messo a disposizione gli artisti coinvolti nelle performance. Il gruppo maschile del Coro polifonico Città di Rovigo, i danzatori Melania Chionna, Chiara Tosti e Giovanni Leonarduzzi; i musicisti e compositori Camilla Ferrari, Alessandro Alfonsi, Alessia Bruno e Paolo Zambelli; l’attore Andrea Zanforlin; il filmmaker Alberto Gambato ed il videomaker Vito Alfarano; lo studio di progettazione grafica Ida. Identity Atlas.
Al termine del percorso lo staff de La fabbrica dello zucchero accoglierà i visitatori con un brindisi di buon auspicio. Allestito dalle aziende Corte Carezzabella di San Martino di Venezze (Ro) e De Rusta di Cinto Euganeo (Pd), le quali sono entrate nell’evento in rappresentanza del mondo produttivo, nella convinzione che la cultura è interesse di tutti e fa parte dell’economia di un territorio.
I sostenitori
La fabbrica dello zucchero è insieme il nome del progetto e della startup culturale che andrà a realizzarlo, in qualità di cooperativa assegnataria del contributo della Regione Veneto POR FERS 2014- 2020, Asse 3. Azione 3.5.1 Sub-Azione C, Bando per l’erogazione di contributi strutturali per le imprese culturali, creative e dello spettacolo. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ed è avviata in partnership con Censer spa-Rovigo fiere, Ente Rovigo festival ed Associazione balletto Città di Rovigo.
Foto e fonte : Comunicato Stampa Fabbrica dello Zucchero.