RO-REgeneration, il festival di arti urbane rigenerative, ha chiuso sabato 18 settembre; l’ultima giornata all’insegna dell’urbanismo tattico e del movimento.
Nella mattinata si è conclusa in piazza Merlin l’attività di urbanismo tattico cominciata il giorno prima e rivolta alla città: l’evento, in collaborazione con Urban Lab, Arci Rovigo e Iuav Venezia, ha inteso sensibilizzare la comunità sul rilancio di un’area un tempo centrale per la vita del capoluogo della città.
RO-REgeneration e l’urbanismo tattico
L’urbanismo tattico è un approccio alternativo per riqualificare e ripensare gli spazi pubblici urbani attraverso azioni e strategie più correlate ai cittadini; spesso realizzato in aree circoscritte, e disponendo di basse possibilità finanziarie. Si tratta quindi di ripensare lo spazio pubblico, una sorta di riprogettazione virtuosa; vale a dire più funzionale, con maggior valore estetico; ma anche sociale, economico e culturale delle nostre città.
Insomma, un modo veloce e a basso costo per rendere accattivante un luogo pubblico urbano. Grazie infatti, a piccoli cambiamenti, come ad esempio disegni sul suolo, fioriere, riorganizzazione del traffico; ma anche posteggi per biciclette, isole pedonali, ecc., un luogo anonimo può diventare in pochissimo tempo un luogo di aggregazione e divertimento.
RO-REgeneration e le visite alla Torre Donà; vista mozzafiato e incontro con l’artista
Tre le salite di giornata in Torre Donà con Street Art View, una delle quali con la presenza dello street artist Nico Skolp: dopo il clamoroso successo dei giorni scorsi, le visite hanno fatto registrare ancora il sold out con tanti rodigini in fila per affrontare i 230 gradini per arrivare in cima; all’interno anche tre punti di sosta con altrettanti allestimenti fotografici dedicato agli artisti e alle opere dell’edizione passata; sono 52 i metri di altezza del monumento simbolo di Rovigo; proprio da qui era partito lunedì scorso il festival con la presentazione alla città.
L’Urban Digital Center e lo street artist Nico Skolp
L’apertura del festival ha coinciso con la consegna ufficiale dell’opera di Fabio Petani, realizzata nella facciata dell’ex casa dei gatti in piazza Tien An Men; si tratta di un enorme murales che si connette col territorio tramite due elementi; vi troviamo infatti il ramo di arundo donax, tipico dell’area del Delta; ed il composto organico Butylene Glycol, collegato a Bottrighe, frazione di Adria (RO); vi è sorto nel 2016 il primo stabilimento industriale al mondo dedicato alla produzione di biobutanolo direttamente dagli zuccheri.
A Palazzo ex Liceo Celio sarà invece di scena Nico Skolp con un’opera collaborativa e un laboratorio di graffiti realizzati con gli studenti ROREyoungs.
RO-REgeneration; RORERun – Rovigo in Love & Urban Art
Pomeriggio invece dedicato al movimento con RORERun – Rovigo in Love & Urban Art; camminata non competitiva in collaborazione con l’associazione sportiva Run It che ha richiamato i partecipanti in piazza Tien An Men, all’ombra del murales realizzato da Fabio Petani; t-shirt commemorativa dell’evento ai primi 130 iscritti. Il percorso ha toccato i punti cittadini già oggetto di interventi di street art con due break musicali: al Giardino degli Iris in Casa Serena e al Parco Maddalena; e altrettanti spazi riservati ai bambini, nell’occasione piccoli madonnari, in via De Gasperi e viale Benvenuto Tisi da Garofalo.
Quindi, l’attesissimo epilogo con la Venezze Street Band che ha condotto a suon di musica il Trekking Urbano Sonoro con la consueta energia; il tutto, attraverso i luoghi del festival; fino alla conclusione, davanti al Conservatorio Venezze.
Fonti editoriali: Fondazionecariparo.it
Comunicati stampa Comune di Rovigo: rovigo.comune.it
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