La storia del mitico record mondiale della Bugatti a Rovigo, è motivo di orgoglio per la città, e merita quindi di essere ricordata e raccontata con soddisfazione; rappresenta infatti il valore della dedizione al lavoro, unita al talento, con lo scopo di raggiungere determinati obiettivi.
Siamo nel 1994, e il team composto da officina Florgas, Snam e Bugatti, converte a metano una Bugatti EB 110 con la quale viene registrato il record mondiale di velocità su pista, nel circuito pugliese di Nardò, raggiungendo i 344, 7 km/h. Alla guida del bolide, il collaudatore e pilota Loris Bicocchi.
L’Officina Florgas e la storia di un record
Nel 1994 quindi, un esemplare della Bugatti EB 110 viene sottoposto ad una serie di modifiche per poter essere alimentata a metano. Nel team che lavora alla trasformazione a metano dell’auto da corsa c’è l’Officina Florgas. Loris Dall’Aglio, il titolare della Florgas, in qualche mese la trasforma da benzina a metano.
Utilizzando un sofisticato impianto di iniezione elettronica, la potenza erogata dal motore subisce un notevole incremento passando da 560 a 650 CV, grazie al numero di ottani espresso dal metano rispetto alla benzina. Nel circuito pugliese di Nardò, nell’estate del 1994, la Bugatti EB 110 alimentata a metano stabilisce così il record mondiale toccando la velocità di 344,7 Km/h, dimostrando così che anche una supercar estrema, allestita con un equipaggiamento disponibile in commercio e alimentata con un carburante ecocompatibile può ottenere prestazioni di rilievo. Perfino superiori a quelli conseguiti con la normale alimentazione a benzina.
La storia della Bugatti
La storia italiana della Bugatti riguarda la breve esperienza dell’imprenditore Romano Artioli che, nel 1989, rileva il marchio Bugatti per realizzare un sogno: una supercar al top di gamma che non avesse nulla da invidiare ai mostri sacri dell’epoca, come la Lamborghini Diablo o la Ferrari F 40. La produzione così si trasferisce dalla Francia all’Italia, a Campogalliano, vicino a Modena, e la prima vettura è pronta dopo appena un anno.
Il nome della supercar Bugatti
Per la presentazione ufficiale si preferisce però aspettare il 1991, poiché in quell’anno ricorrono i 110 anni dalla nascita di Ettore Bugatti, il fondatore dell’azienda. Il nuovo nome della supercar Bugatti, EB 110, sintetizza quindi le iniziali del fondatore e l’anniversario della sua
nascita. Equipaggiata con un motore V12 a benzina di 3.5 It, in grado di sviluppare una potenza di 560 CV, la EB 110 è dotata di trazione integrale permanente e raggiunge una velocità massima di oltre 340 Km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 Km/h in soli 3,5 secondi.
La Bugatti EB110
La Bugatti EB 110 è un’autovettura sportiva prodotta tra il 1991 ed il 1995 dalla Bugatti, durante la gestione italiana negli stabilimenti di Campogalliano, nel modenese; si tratta di una delle fabbriche automobilistiche più innovative e ambiziose del suo tempo, disegnate dall’architetto Giampaolo Benedini.
Giampaolo Benedini sarà anche il designer della EB 110. L’auto, se pur con qualche problema iniziale, viene presentata a Place De La Défense a Parigi e il giorno successivo a Molsheim, dove viene fondata la prima officina Bugatti. La vettura è dotata di tecnologia d’avanguardia ed è spinta da un potente motore V12, e sotto il profilo delle prestazioni non ha nulla da invidiare a sportive contemporanee quali Lamborghini Diablo e Ferrari F40.
Loris Bicocchi, il pilota del record
Il collaudo della sua prima auto gli viene affidato nel 1976; si tratta di una Lamborghini Countach, su progetto di Paolo Stanzani e design di Marcello Gandini. Rimane in Lamborghini fino al 1989, con il ruolo di collaudatore auto produzione.
Succede infatti che l’ingegnere Paolo Stanzani, che sta lavorando al progetto Bugatti EB 110, chiede al collaudatore di raggiungerlo per sviluppare insieme il progetto. Così dal 1989 Bicocchi, spinto dalle soluzioni tecniche all’avanguardia, collabora attivamente al progetto e a quelli successivi: nel corso dei cinque anni seguenti infatti, come collaudatore del reparto esperienze, sviluppa l’ EB110 GT, l’EB110 SuperSport e l’EB 112.
Il circuito di Nardò, la pista dei record
Il circuito di Nardò si trova al confine delle provincie di Brindisi, Taranto e Lecce; costruita dalla FIAT a inizi anni 70 e inaugurata nel 1975, dal 1999 al 2012 diviene di proprietà della Prototipo S.p.A.. Nel 2012 il centro test è venduto a Porsche Engineering, una società del gruppo Porsche. Il complesso di piste è noto dal 2005 come Nardò Technical Center. Il centro prove è costituito da una pista di prova ad alta velocità, un circuito handling di 6,2 chilometri e una pista sterrata. È situato a circa 20 chilometri a nord-ovest della città di Nardò in Puglia.
Fonti editoriali: wikipedia.org; sito web Florgas; driveexperience.it