Pochi sanno che il Polesine può vantarsi tra le altre cose, della presenza di una comunità leggendaria di Gnomi; queste piccole creature ci aiutano a tenere pulito l’ambiente, e ci trasmettono allo stesso tempo l’amore incondizionato per la natura. Vi parliamo di un progetto che deriva prima di tutto dalla passione per la montagna e dall’hobby dell’intaglio di gnomi di legno. Gli Gnomi del Polesine nascono dal bisogno di ampliare le tradizioni folkloristiche locali con l’intenzione di consolidare e rafforzare l’identità dei polesani; tutto ciò infine ha piena realizzazione attraverso l’unione tra abitanti, territorio e natura circostante, con tutte le sue peculiarità.
Gli Gnomi del Polesine
La storia degli Gnomi del Polesine ci permette di scoprire, tra leggenda e realtà, le origini fantastiche della città di Rovigo, dando un nuovo ed inaspettato significato al nome dei suoi abitanti: i Rodigini. La leggenda dell’Origine di Rovigo chiama in causa addirittura l’imperatore Carlo Magno e la sua consorte, la regina Ildegarda; si intrecciano abilmente vicende storiche e fantastici racconti; il tutto avvolge di mistero la nascita della città; la leggenda ha inizio con il racconto La regina e il Giardino Segreto, da cui è tratto questo brano: Ildegarda, incuriosita da un delicato profumo che allietava il respiro, prese a vagare nei dintorni e scorse delle rovine antiche avvolte da un roseto selvatico, coi boccioli color porpora prossimi alla fioritura;
in questo giardino la Regina incontra lo gnomo Rodigi. Ascoltando fino in fondo il racconto scopriamo anche l’origine del detto più famoso che contraddistingue la città e i suoi abitanti, attraverso questo brano: dal fatto che la Regina Ildegarda sia stata in grado di percorrere i sentieri del roseto di Rodigi senza che le spine si impigliassero nei suoi vestiti, nasce l’affermazione a Rovigo non m’intrigo. Questo e altri racconti, narrati con bravura e passione dall’attrice Francesca La Malfa, dalla voce suadente e accattivante, sono fruibili nei canali social degli Gnomi.
Chiamiamoli per nome
Il primo gnomo è Policino, sceso dalle montagne, poi Caligo, Viridio, Filistino e molti altri; ognuno di essi ha le sue particolarità ed il suo carattere; tutti con il desiderio di interagire con la terra dei grandi fiumi, allo scopo di proteggerla e valorizzarla.
Le attività degli Gnomi del Polesine
Per cominciare e farsi conoscere, gli Gnomi del Polesine si sono cimentati gli anni scorsi, nei mercatini di Natale a Cavarzere.
Lo scorso anno gli gnomi Esperio e Viridio hanno eseguito una raccolta di rifiuti abbandonati; si è svolto in località Artessura di Adria, evento #trashtag. Ad ogni avvenimento consegue puntualmente un racconto in forma fiabesca, corredato dalle foto dei luoghi di intervento e del lavoro svolto, mediante i canali social. Eccovi un brano del racconto che narra l’esperienza dei due Gnomi: Alla fine, Esperio e Viridio ci hanno chiesto di prendere in carico tutti quei rifiuti che avevano raccolto. Perché quei rifiuti appartengono a noi umani, così ci hanno detto. Lo scopo di tutti gli eventi è quindi quello di contribuire a sensibilizzare le coscienze sul tema del rispetto della natura, e di creare interesse verso l’ambiente che ci circonda. I luoghi prediletti sono quelli dove sorge maggiormente il bisogno di ricordare la nostra responsabilità nei suoi confronti.
Iniziative future
Gli Gnomi del Polesine stanno valutando una serie di intenzioni che si concretizzeranno appena possibile; nel frattempo sarebbero felici di accogliere, conoscere, coordinare e guidare volontari che volessero portare avanti iniziative coerenti con i princìpi e le idee di salvaguardia dell’ambiente che caratterizzano i loro ideali e la loro missione. Aspettiamo con trepidazione di conoscere le nuove idee degli Gnomi; nel frattempo facciamo anche noi la nostra parte: rispettiamo e amiamo i luoghi che ci circondano.