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Boara Polesine, la storia di una comunità antica

5de0281326d0d 5de0281326d11panorama Dall'argine Dell'adige (boara Polesine, Rovigo) (1).jpg

Ad attorniare Rovigo (ed a renderla ancora più affascinante e ricca di storia) vi sono anche le frazioni. Piccole o grandi che siano, conservano tutto intatto un patrimonio fatto di storie a se, che sono profondamente radicate in quel luogo e poco sembra abbiano a che fare col capoluogo. La volta scorsa abbiamo, ad esempio, parlato di Grignano Polesine. Esso, nonostante sia frazione del comune di Rovigo ha una storia a se, tutta particolare. Anche perchè, fino al 1927 è stato comune autonomo e distinto dal capoluogo. Di questo luogo, ad esempio, si hanno tracce fin dal 938 d.c..

La storia di questo luogo è comunque legata indissolubilmente alla sua “Comuna“, che nasce intorno all’anno Mille e rappresentava una particolare tipologia di proprietà collettiva. Unica nel suo genere in tutto il Veneto era anche una delle poche presenti sul territorio italiano. Essa consisteva nell’utilizzo, da parte di più famiglie, di un insieme di terreni che erano proprietà dell’Abbazia Benedettina di Santa Maria di Pomposa. I compartecipi avevano, ovviamente, degli obblighi nei confronti degli effettivi titolari della proprietà.

Boara Polesine

Il nostro tour tra le frazione della nostra Rovigo continua: oggi parleremo di Boara Polesine. Pochi lo sanno ma Boara Polesine è una comunità antica. Il nome di questa comunità deriva dal sostantivo longobardo “bouga” che significava curva, ansa, anello: chiaramente utilizzato per indicare una zona in cui un fiume era particolarmente tortuoso. In origine, infatti, il punto dell’Adige a fianco del quale sorgeva Boara, era caratterizzato da molteplici anse e tortuosità.

Le prime notizie di questa comunità derivano da documenti del XII secolo che ci descrivono un insediamento abitato di esigue dimensioni. Questo insediamento era composto da costruzioni in legno e canna, a lato di entrambe le sponde del fiume Adige. Nonostante il corso del fiume creasse una spaccatura geografica della comunità, si trattava comunque di una popolazione unita e che si riconosceva nella chiesa di San Zenone vescovo: senza distinzione tra Pisani e Polesine. Le attività svolte dalla popolazione del luogo erano principalmente la pesca, macinazione dei cereali (grazie a mulini fluviali), trasporto di merci da parte dei cosiddetti “barcari” e successivamente anche l’agricoltura.

La divisione di Boara

La divisione di Boara che conosciamo oggi avvenne nel 1563 da parte dei Pisani, che costruirono una distinta parrocchia nei possedimenti a sinistra dell’Adige. Da quel momento si cominciò a parlare di Boara nel Polesine per distinguerla dall’altra. Durante il secondo conflitto mondiale Boara Polesine fu oggetto di oltre centoquaranta bombardamenti aerei, che distrussero il ponte ferroviario (17 agosto 1944), il ponte sulla Statale 16 (20 aprile 1945), ma anche molte abitazioni civili, la parrocchiale, il comune ottocentesco e l’intera piazza del paese, facendo quattordici vittime civili.

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Threecharlie [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]

Il motivo di così tanti bombardamenti era la presenza dei ponti sull’Adige. Fino al 1927 Boara Polesine insieme alla frazione di Granzette era un vero e proprio Comune a parte,in quell’anno però venne soppresso ed inglobato nel Comune di Rovigo. Oltre a Boara, in quell’anno, vennero inglobate anche Concadirame, Buso, Borsea, Sarzano, Sant’Apollinare e Grignano. Secondo i dati democrafici nel 2007 Boara Polesine contava 2616 abitanti, che prendono il nome di boaresi o boarati in dialetto veneto.

Foto di copertina: Threecharlie [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]

Boara Polesine, la storia di una comunità antica ultima modifica: 2019-11-28T21:09:37+01:00 da Lorenzo Rizzato

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