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Chiesa Sant’Antonino Martire, il barocco a Ficarolo

Chiesa sant'antonino martire

Vi è, a Ficarolo, una chiesa parrocchiale intitolata a Sant’Antonino Martire, una chiesa dove le funzioni si svolgono con regolarità. Le sue origini sono da ricondurre all’antica pieve di Santa Maria in Trenta. Essa esisteva già prima del Mille ed è poi scomparsa in seguito ai disordini idrografici del Po. Per queste ragioni viene eretta, in un sito più favorevole, una nuova chiesa, dedicata a Sant’Antonino Martire. Dotata di campanile e attiguo cimitero, le visite pastorali ci forniscono abbondante documentazione.

La nuova chiesa

Divenuta incapiente verso metà ‘700 per l’aumento della popolazione oltre che bisognosa di radicali restauri, l’arciprete del tempo, don Giovanni Battista Sarti, scelse la costruzione di una nuova chiesa da ergersi sulla strada principale, che chiudeva prospetticamente la piazza di Ficarolo. La costruzione dura nove anni, dal 1763 al 1772. La chiesa di Sant’Antonino Martire è eretta su progetto dell’architetto ferrarese Gaetano Barbieri (che cento anni prima aveva progettato la chiesa di San Genesio). Dello stesso architetto è il campanile che affianca la chiesa e che, per un cedimento strutturale ha assunto la caratteristica inclinazione verso ponente.

Chiesa sant'antonino martire

La splendida facciata neoclassica viene terminata solo nel 1914. Consiste in due ordini di lesene corinzie, separate da un’ampia fascia a rilievo ai cui lati vi sono le statue dei santi Pietro e Paolo. La facciata è conclusa da un Conclude la facciata un grande timpano triangolare, racchiudente un orologio. Il tutto sormontato da una statua del Cristo Risorto in posizione centrale con due angeli ai lati. Le nicchie sopra le due porte laterali contengono le statue della Madonna e del patrono S. Antonino prete martire. In sintonia con la tripartitura della facciata, anche la pianta dell’interno. E’ a tre spazi circolari intersecanti, il primo rappresentato dalla grande navata ellittica, il secondo dal presbiterio e il terzo dall’abside.

Il mistero della Trinità

Parliamo di un’architettura densa di simbolismo religioso. Vi è un evidente riferimento al mistero della Trinità e unità divina, come anche alla perfezione e all’eternità di Dio. Dove i cerchi s’incontrano formano la figura di un pesce, la cosiddetta “vesica piscis”. Elementi che fin dai primi decenni del cristianesimo si associavano alla figura di Cristo. E’ in questo simbolismo sacro, percepibile anche emotivamente che insita la grandezza del progetto di Barbieri. Undici le statue di santi all’interno della chiesa. Tutte sembrano accompagnare i fedeli alle virtù cristiane ed alla tradizione rurale.

Chiesa sant'antonino martire

Fra queste San Giorgio, San Maurelio e Santa Eurosia, invocata per la protezione contro i temporali e la grandine. La forma ellittica richiama l’architettura barocca. Così come la planimetria del barocco nelle chiese di Franconia. Le fonti di ispirazione più probabili per il Barbieri, però, sono le chiese a pianta centrale ovale di Giovan Battista Aleotti, ad esempio, San Carlo di Ferrara (1611), oppure il santuario della Beata Vergine della Celletta (1606) ad Argenta. Terminata la chiesa, l’architetto Barbieri si dedica alla costruzione del campanile. Un’elegante torre in mattoni a vista, alta ben 75 metri, che sarà ultimata nel 1777. Già nel corso della costruzione, la torre aveva iniziato ad inclinarsi a causa dell’assestamento disomogeneo della fondazione. L’architetto tenterà di porre rimedio all’imprevisto irrobustendo il fusto.

Fonte: Ghirardo, Caberletti. Foto: Flickr, ProlocoFicarolo, RegioneVeneto.

Chiesa Sant’Antonino Martire, il barocco a Ficarolo ultima modifica: 2019-10-23T09:09:50+02:00 da Alessandro Effe

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