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Il cicloturismo attraverso la campagna del Polesine

Bosaro, punto di partenza per un giro nel Cicloturismo nella campagna del polesine

Ai non polesani i paesi che si attraversano con con questa passeggiata cicloturistica possono dir poco o nulla. Bosaro, Bosco del Monaco, Pontecchio Polesine, Guarda Veneta, Polesella, Raccano, Bresparola, Arquà Polesine. Fanno parte del Polesine più profondo e tipico. Riservano aspetti molto interessanti a chi si avvicina con l’occhio curioso della scoperta e con un mezzo, come la bicicletta che permette di muoversi nella forma più corretta in questo mare di campagne e con un bellissimo tratto di riva sinistra del grande fiume Po. Insomma, un nuovo percorso cicloturistico da godere in questo periodo in cui il caldo ci consente di fruire di tepore e bellissime brezze.

Il cicloturismo nella campagna del Polesine

Bosaro è il più piccolo comune della provincia di Rovigo. La prima costruzione in muratura pare risalga al XV secolo quando la famiglia Turolla edifico la propria dimora. E’ conosciuto principalmente per essere il luogo natio della mistica e beata Maria Bolognesi che qui nacque nel 1924. Essa si distinse per la sua attività a favore degli orfani e degli ammalati, che assisteva di notte negli ospedali. A Pontecchio citato in un documento storico già nel 753, si possono ammirare le numerose numerose ville settecentesche appartenute ai proprietari di grandi tenute agricole. Arquà Polesine cui l’esistenza è provata già in epoca romana si trova un castello di derivazione Estense che è stato costruito nel 1146.

Polesella, anch’essa già esistente in epoca romana, è stata, negli anni, martoriata dalle varie “rotte” del fiume Adige e del Po. Una delle più disastrose è quella detta “della Cucca” del 589. Essa, secondo la storiografia, sarebbe stata causa dello sconvolgimento idrografico che, tra il VI ed il VIII secolo modifica in maniera sostanziale il panorama fluviale del basso Polesine e del basso Veneto. Un’altra “rotta” importante fu quella di “Ficarolo” che, nel 1152, ruppe gli argini in più punti ed allaga la campagna e le valli del Polesine rimanendo disalveata per oltre vent’anni.

Il dettaglio dell’itinerario

Si parte dalla piazza di Bosaro, sul Canal Bianco e lungo la statale Rovigo-Ferrara. Volendo, possiamo fermarci vicino la Chiesa, a visitare la tomba della beata Maria Bolognesi. Al fianco della Chiesa, sulla sinistra, dobbiamo seguire la strada lungo l’argine del Canal Bianco e, dopo un lungo rettilineo, scendiamo dall’argine fino alla piccola località di Bosco Monaco. Qui, di fronte al piccolo oratorio (che può essere aperto a richiesta), si prende la strada che porta a Pontecchio Polesine, qui incrociamo una pista ciclabile ed è consigliato un breve giro in paese per poter dare un’occhiata alle varie ville. Si continua poi percorrendo la ciclabile verso sud per oltre quattro chilometri di campagna. Fino a giungere a Guarda Veneta.

Qui vediamo l’alto argine del fiume Po mentre il paese rimane sotto l’argine in una peculiarità visiva di sicuro impatto. Possiamo salire una ripida gradinata fino ad arrivare in cima all’argine per ammirare il grande fiume. Seguiamo poi la strada lungo l’argine, alla volta di Polesella. Dall’alto di quest’ultimo possiamo ammirare magnifici scorci sulla campagna circostante e sui boschi golenali. Prima di giungere vicino la statale abbiamo tempo per godere della magnifica villa Morosini.

Polesella ed il ritorno a Bosaro

A Polesella possiamo addentrarci verso il centro, in modo da godere la vista di alcune delle belle ville presenti. Poi ci dirigiamo verso Raccano, seguendo le indicazioni del percorso ciclabile Adige-Po. Proseguiamo verso la stazione ferroviaria attraversando il grande ponte che permette di attraversare canale e ferrovia. Riprendiamo la ciclabile che si inoltra verso la campagna fino ad arrivare all’argine del Canal Bianco. Da qui, attraversando il ponte sul Canal Bianco, possiamo scegliere di proseguire verso Arquà Polesine. Potremo visitare il Castello Estense e poi, tranquillamente, tornare indietro fino all’argine sinistro e dirigerci nuovamente verso Bosaro.

Fonte: Magicoveneto. Foto: Italiachecambia, Bonavoglia, Università popolare polesana.

Il cicloturismo attraverso la campagna del Polesine ultima modifica: 2019-06-14T10:52:49+02:00 da Alessandro Effe

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