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Ferruccio Zago. La sua grande opera nell’agricoltura Piacentina

Immagine di Ferruccio Zago alla sua scrivania

Abbiamo parlato, in un precedente articolo, della nascita delle cattedre ambulanti di agricoltura. Esse hanno rappresentato per molte zone d’Italia vere e proprie ancore di salvezza. Per le terre e per le famiglie. Difatti, bisogna pensare che, la loro introduzione, puntava a colmare una grande lacuna per moltissime zone d’Italia che, da sempre, erano state indicate come zone agricole. Una di queste era senza ombra di dubbio il nostro Polesine. Con le cattedre ambulanti si diede ai contadini un magnifico strumento per sfruttare terre che erano fertili ma avevano bisogno di perizia per dare i maggiori frutti possibili. A Rovigo la cattedra viene istituita nel 1886, affidata dapprima a Piergentino Doni e successivamente, nel 1889, a Tito Poggi.

Ferruccio Zago da Rovigo

In questo contesto, un luogo votato all’agricoltura e posto nel mezzo della Pianura Padana, è Piacenza. Anche qui si guardava con molto interesse a quanto accadeva relativamente all’istituzione delle Cattedre ambulanti. La fattiva collaborazione tra organizzazioni agrarie e mondo accademico, per dare impulso all’agricoltura, era qualcosa che era vista in maniera molto benevola. Infatti, lo scopo delle Cattedre, era anche e soprattutto quello di favorire l’avanzamento dell’agricoltura, la diffusione delle conoscenze agrarie con un occhio di attenzione a sperimentazioni e innovazioni. A Piacenza la Cattedra ambulante viene istituita nell’aprile del 1897. Dopo qualche mese arriva il direttore.

Ferruccio Zago nasce nel 1871 in provincia di Rovigo e dopo il diploma alla Scuola di Pomologia ed Orticoltura, lavora per alcuni anni come assistente del conterraneo Tito Poggi. Quest’ultimo, come detto sopra, oltre ad essere uno dei più importanti propagandisti agrari di fine Ottocento, risulta anche titolare della Cattedra ambulante di agricoltura del capoluogo Polesano. Sotto la guida di Ferruccio Zago, la cattedra piacentina, la settima sorta in Italia, diviene ben presto una delle più importanti a livello nazionale. Così importante da trascinare lo sviluppo agrario di una provincia che, in pochi decenni (grazie ad una magnifica integrazione tra agricoltura ed industria) diviene in grado di superare una situazione di grande arretratezza.

Zago ed il suo cavallo

Per venti lunghi anni, Ferruccio Zago percorre, insieme al suo cavallo, in lungo ed in largo la provincia. Lascia una impronta profondissima, diventando l’amico dei contadini piacentini che hanno modo di conoscere ed apprezzare le sue grandi doti. Il suo incarico lo porta a cercare, infatti, ogni possibile contatto con gli agricoltori. Tantissimi incontri e tantissime conferenze e sopralluoghi. E’ in questo modo che Zago matura il forte legame con gli agricoltori piacentini. Zago macina, in venti anni, centinaia e centinaia di chilometri. Tiene centinaia di conferenze ed istituisce campi sperimentali, rilasciando consulti orali e scrivendo moltissimi articoli.

Fonda con successo la rivista “L’agricoltura piacentina, organo della cattedra ambulante e delle altre istituzioni agrarie della provincia di Piacenza“. Giovanni Pallastrelli, suo più stretto collaboratore ricorda : “Scriveva soprattutto alla sera tardi. Dopo la sua lunga e pesante giornata. Dopo consigli, lezioni, conferenze e colloqui“.  Zago è anche valente fotografo e, almeno fino al 1919, molte fotografie relative alle azioni della Cattedra sono scattate da lui. Sono foto che documentano in primis l’attività della istituzione piacentina che, anche negli anni della prima guerra mondiale, è particolarmente attiva sul fronte della istruzione agraria, organizzando in particolare corsi per le donne. Zago viene intanto chiamato a Roma e poi a Napoli, a dirigere la cattedra di Orticoltura. Anche se ormai lontano da Piacenza, la Cattedra da lui guidata è portatrice di così tanti risultati da essere insignita della medaglia d’oro alla Mostra Nazionale della Frutta di Trento.

Fonte: Guerrainfame. Foto:

Ferruccio Zago. La sua grande opera nell’agricoltura Piacentina ultima modifica: 2019-08-27T10:44:55+02:00 da Alessandro Effe

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