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La nascita della cattedra ambulante di agricoltura a Rovigo

Una lezione in una cattedra ambulante

Abbiamo molto spesso ribadito che il Polesine è una terra a vocazione agricola. Sappiamo che, in mezzo a due grandi fiumi come l’Adige ed il Po, è posto Rovigo, il capoluogo. Quale miglior alleato per l’agricoltura se non l’acqua? Le acque regalano fertilità al terreno e lo rendono ideale per essere coltivato e perchè fornisca ottimi frutti. Putroppo, però, la storia ci ha insegnato che i fiumi non sono stati sempre benevoli con questo territorio ed anzi lo hanno, molto spesso, minato. Dalla Rotta della Cucca in poi il Polesine ha dovuto fare i conti con inondazioni, straripamenti, esondazioni, alluvioni. Come se la natura non bastasse, durante le sue dominazioni, ha anche dovuto affrontare calamità provocate appositamente in tempo di guerra. Per far fronte ad una parte dei problemi ci si è rivolti all’aiuto delle idrovore, che da sole però non sarebbero bastate a rendere produttivo questo terreno.

L’insegnamento agrario ambulante

Un primo accenno all’insegnamento agrario ambulante venne fatto alla prima riunione degli scienziati italiani tenuta a Pisa nell’ottobre del 1839, dall’abate prof. Sbragia. Seguì una concreta iniziativa nello stesso anno a Jesi nelle Marche ad opera dell’Abate Rinaldi, il quale promosse e fece funzionare una scuola pratica di agricoltura aperta a frequentatori di ogni condizione ed età, in cui gli insegnamenti erano impartiti con lezioni in classe ed in aperta campagna, seguite da pubbliche conferenze. Della questione parla lungamente Giuseppe Ottavi, al V Congresso Agrario di Casale Monferrato nel 1847. In quell’occasione Egli additò la giusta via da seguire proponendo l’istituzione delle Cattedre ambulanti di agricoltura, che dovevano essere la miglior leva del progresso agricolo tanto auspicato.

Gaetano Recchi, proprietario fondiario e statista insigne ferrarese, scriveva alcuni articoli sugli Almanacchi da lui pubblicati nel 1842, 1843, 1844, in cui patrocinava la creazione di una Cattedra agraria, ma non in sede universitaria, bensì pei campi e nei campi poiché voleva darle per base, non la scuola che l’avrebbe rinchiusa, ma il podere modello aperto a tutti. Nel 1862, a Noto in provincia di Siracusa, era stata ripresa l’iniziativa di un insegnamento ambulante ed il Rocco Sanfermo, che era stato chiamato ad insegnare agricoltura in quel paese, pubblicava una speciale memoria dal significativo titolo : “Cattedra ambulante di Agricoltura per diffondere il più sollecitamente possibile le principali e le più semplici cognizioni agrarie fra i coltivatori della provincia“. Nel 1870 a Rovigo, ne inizia a funzionare una, in termini di scuola ambulante, affidata al dott. Landriani.

La cattedra ambulante di agricoltura a Rovigo

La Scuola ambulante di Rovigo venne così trasformata in Cattedra ambulante nel 1886 ed affidata dapprima a Piergentino Doni e successivamente nel 1889 a Tito Poggi. Il bilancio iniziale era molto modesto, appena 12.000 lire annue, poche anche per quei tempi, erogate dall’amministrazione provinciale per 10.000 lire e per il resto dal Ministero dell’Agricoltura. II regolamento ne precisava così lo scopo : “diffondere le razionali pratiche di agricoltura mediante l’applicazione dei seguenti mezzi : obbligo del titolare di tenere annualmente, nei vari centri della provincia non meno di 80 conferenze seguite da libere discussioni. Dare in ufficio, in giorni fissi, od in campagna a richiesta degli agricoltori, consultazioni pratiche. Pubblicare un periodico quindicinale di documentazione e propaganda (a Rovigo fu “Il Polesine Agricolo“)“.

Favorire la diffusione delle migliori piante e sementi, dei concimi chimici più efficaci e delle migliori razze di bestiame. Additare i mezzi per combattere le cause nemiche dell’agricoltura. Diffondere le migliori macchine e strumenti agricoli e le migliori pubblicazioni nazionali ed estere“. A questi compiti si aggiunsero successivamente l’impianto di campi sperimentali e dimostrativi ; le lezioni teorico-pratiche per maestri e sacerdoti; le conferenze ai soldati ed iniziative varie di carattere economico, particolarmente quelle rivolte all’approvvigionamento ed alla vendita di materie all’agricoltura. Sorsero così i primi Consorzi agrari nell’ambito o a letere delle Cattedre ambulanti.

Fonte: Mario Zucchini, Le cattedre ambulanti. Foto: ScuolaAmbulanteAgricoltura, Scienzainrete, Puntoponte.

La nascita della cattedra ambulante di agricoltura a Rovigo ultima modifica: 2019-08-14T10:26:42+02:00 da Alessandro Effe

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