La chiesa di Santa Maria dei Sabbioni - Dagli Olivetani ad oggi

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Chiese

La Chiesa di Santa Maria dei Sabbioni – Dagli Olivetani ad oggi

E’ antica tradizione ritenere che la chiesa sia stata costruita per conservare un’immagine della Madonna ritenuta miracolosa. La prima notizia risale al 1289. In quell’anno, infatti, risulta già esistente il priorato di Santa Maria dei Sabbioni e per cui si è portati a ritenere che la chiesa esistesse già. L’ipotesi più credibile è che gli Estensi abbiano favorito la sua costruzione. Essi infatti rinunciarono al “patronato” nel 1476 per consentire il passaggio della chiesa al monastero degli Olivetani di San Bortolo. Questi ultimi entrarono ufficialmente in possesso del plesso religioso solo nel 1495 preoccupandosi subito di intensificare il culto dell’immagine della Madonna, istituendo una confraternita e restaurando l’edificio.

Nella prima metà del ‘500, precisamente nel 1539, si ricorda un ospedale annesso alla chiesa. E’ però ignota l’epoca di fondazione. Nel 1565 risulta però essere in difficoltà di gestione ed è quindi annesso a quello di Santa Maria della Misericordia. Questa difficoltà di gestione non deve tuttavia trarre in inganno. I monaci avevano una notevole attenzione nella cura della chiesa tanto che, nel 1530 avevano avviato un piano di valorizzazione del santuario che è consistito nella creazione di tre strade rettilinee convergenti verso la chiesa. Esse provenivano : dal monastero Olivetano, da porta San Bortolo, dalla strada per Sarzano ed Anguillara.

Le opere d’arte e il restauro

Chiesa di Santa Maria dei Sabbioni

Non vi sono molte informazioni relative alla chiesa risalenti al XVI e al XVII secolo. Tuttavia si sa che le due tavole raffiguranti i Santi San Benedetto e Bartolomeo e le due Sante Lucia ed Agata (donate nel 1836 all’Accademia dei Concordi), provengono dalla chiesa dei Sabbioni. Sono state tolte nel 1691 perchè si stavano danneggiando. Più informazioni provengono invece dal XVIII secolo. Nel 1734 vi fù un restauro generale che comportò anche il rifacimento dell’altare maggiore ad opera del veneziano Angelo Franceschini. Del 1739 è invece l’aggiunta della cantoria e del piccolo organo. E’ del 1747 la posa, sull’altare di destra, di una tela seicentesca raffigurante il martirio di Santa Caterina. Nel 1759 i due altari laterali vennero incassati in due cappelle costruite dal veronese Pietro Puttini.

La soppressione del convento olivetano, nel 1810, determinò anche l’abbandono della cura della chiesa. Tuttavia, nel 1819, quando nelle sue vicinanze costruirono il cimitero, la si adibì a cappella funeraria. Il progetto della nuova facciata è opera del veneziano Gian Alvise Pagazzi. Fu oggetto di ulteriore restauro nel 1936.

 

Foto: itRovigo – Fonti : Rovigo, Ritratto di una città

La Chiesa di Santa Maria dei Sabbioni – Dagli Olivetani ad oggi ultima modifica: 2018-08-22T11:25:50+02:00 da Alessandro Effe
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