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Palazzo Venezze, in via Cavour il palazzo del 1700

Palazzo venezze

Via Cavour è una di quelle strade che si intravedono dalla piazza Grande. La si percorre con gli occhi guardando il Palazzo della Gran Guardia ed è una delle strade della movida rodigina. E’ anche una delle tre strade porticate della città (insieme a via Badaloni e via Angeli) ed è la strada che porta fino a porta San Bortolo e Piazza Roma.

In realtà una delle strade, insieme a via X Luglio che è ad essa parallela (l’altra è Corso del Popolo). Oggi è la strada che, sotto i suoi portici, annovera l’Antico Coghetto e l’Osteria Ai Trani, tra gli altri. Conserva ancora intatto l’antico fascino. Il fascino lo conserva ancora intatto e le prime notizie su questa via emergono nel XVIII secolo. La stampa del Mortier attesta che già verso la fine del XVII secolo la parte occidentale della strada era completamente porticata.

Via Cavour e i portici

Gli ebrei aprirono qui alcune botteghe dopo l’autorizzazione del Senato a svolgere attività commerciali anche al di fuori del Ghetto (che in ogni caso era adiacente). Da allora, il portico, viene anche detto “degli Ebrei”. Le attività tuttavia ebbero esiti non soddisfacenti e vennero, col tempo, chiuse. In questa via nel 1784 Francesco Bartoli aprì una bottega di libraio. L’attore e letterato bolognese, abbandonate le scene, potè dedicarsi esclusivamente a quella che era la sua più grande passione : la critica letteraria. La prima guida di Rovigo, del 1793, porta la sua prestigiosa firma.

Via Cavour la strada dove si trova uno degli ingressi di Palazzo venezze

In questa strada si trova anche Palazzo Venezze. Francesco Bartoli ci informa che questo palazzo viene costruito nel 1715 su progetto di Agostino Ghirotti da Costa. Architetto ed autore anche della chiesa di S. Agostino a Polesella (distrutta poi da un ciclone nel 1898). Le facciate del palazzo (sia quella su Via Cavour sia quella su corso del Popolo) si presentano vistosamente asimmetriche. Nonostante non si abbia notizia documentata ciò porta a credere che l’edificio sia stato costruito non ex-novo ma rielaborando case già esistenti.

Palazzo Venezze

Il palazzo viene abitato dai Venezze fino a quando la famiglia si estingue, all’inizio del secolo scorso. L’ultima discendente, la contessa Maria Giustinian Venezze lega l’edificio al Comune, perchè in modo che lo possa adibure ad istituto di cultura o di beneficenza intitolandolo al padre: Francesco Antonio Venezze. Esso, per diversi anni, è stato sindaco di Rovigo, si distinse per diverse opere di beneficenza. Durante la prima guerra mondiale il palazzo viene adibito ad alloggio per le truppe di passaggio. E’ gravemente danneggiato e non solo vengono dispersi mobili ma si rovina anche all’interno.

L'ingresso di palazzo Venezze

Terminata la situazione di emergenza l’edificio viene restaurato per essere destinato ad ospitare la Scuola di musica rodigina. In quell’occasione viene rinforzato il pavimento del salone nobile e vengono costruite le quattro colonne che oggi caratterizzano l’atrio. Con la creazione del corso del Popolo l’ingresso viene spostato da quella parte e non più in via Cavour. Nel 1971 la Scuola di Musica viene trasformata in Conservatorio Statale. In conseguenza di questo accadimento viene deliberato un restauro radicale (che si conclude nel 1983) del palazzo con adattamenti che consentissero una migliore rispondenza alle nuove esigenze

Fonte: Rovigo, ritratto di una città. Foto: Rovigoindiretta, ConservatorioMusicale, RovigoconventionBureau.

Palazzo Venezze, in via Cavour il palazzo del 1700 ultima modifica: 2019-10-17T08:42:22+02:00 da Alessandro Effe

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