Palazzo Salvadego-Strozzi - La sede del governo cittadino - itRovigo

itRovigo

Edifici Storici Rovigo da scoprire storia Vicoli

Palazzo Salvadego-Strozzi – La sede del governo cittadino

La facciata di Palazzo salvadego

Via Celio Ricchieri è’ una delle strade centrali della città, parte di quel patrimonio di vie e palazzi che rendono ancora più bella la città. Puoi percorrerla partendo da via Bedendo (da Piazza Garibaldi). Ti ritroverai in una via con uno dei palazzi più belli e storici della città (accanto alla biblioteca della provincia di Rovigo). Oggi è la sede della Prefettura cittadina. Il palazzo viene fatto costruire dalla nobile famiglia veneziana dei Salvadego. La sua edificazione risale alla fine del ‘600.

Palazzo Salvadego-Strozzi

Francesco Bartoli, che di solito cita i palazzi solo (o soprattutto) per le opere pittoriche e scultoree che contengono, ci ricorda il palazzo Salvadego (in via Ricchieri) solo per la sua architettura. Si tratta, senza dubbio, di un edificio di elevata qualità, come altri nella città. E’ evidente che il palazzo soddisfaceva i gusti dei rodigini della fine del XVIII secolo ed anche di quelli del secolo successivo. Il palazzo, infatti, è stato ritenuto degno di ospitare, fra il 30 ed il 31 luglio del 1866, Vittorio Emanuele II in visita nella Rovigo da poco liberata dalla dominazione austriaca (vi è ancora una lapide che lo attesta). Nonostante questo, al pari di altri edifici presenti in città, egli non è mai stato oggetto di molte attenzioni.

Sebbene in città siano presenti altri edifici di notevole importanza (e pensiamo a palazzo Roncale, su tutti), palazzo Salvadego merita senza dubbio di essere menzionato per la sua eleganza e per il suo equilibrio. Le notizie essenziali su di esso ci arrivano, ancora una volta, da Francesco Bartoli. “Questa nobile e grandiosa abitazione, è stata, nel 1790, sia esternamente, che internamente, riformata ed abbellita dal maestro Antonio Silvestrini di Tribano, luogo del distretto di Padova”. Il Bartoli prosegue : “L’esteriore ornamento di marmo alla porta, con quel Mascherone in alto coronato da pampani, è lavoro diretto da Niccolò Benati, padovano”.

Il mascherone

Il mascherone merita di essere considerato perchè realizzato con una sensibilità volumetrica piuttosto rudimentale. La tendenza era quella di organizzare il volto di Bacco su un piano, mentre i tratti fisionomici rivelano un carattere pungente seppur nel trattamento abbastanza ingenuo. Questi aspetti si ritrovano anche nei mascheroni in chiave d’arco posti in almeno altri due palazzi di Rovigo. Palazzo Bosi, in piazza e palazzo Campo in via Verdi. Si potrebbe pertanto azzardare che i costruttori risalgano alla stessa epoca.

Riguardo al suo interno, sempre Francesco Bartoli aggiunge che : “gli stucchi che ornano la sala e diverse camere furono eseguiti con la sopraintendenza del suddetto Silvestrini da Antonio Solari”. Nel 1904 il palazzo viene acquistato dall’ingegner Giuseppe Oliva e successivamente passa di proprietà ancora una volta finendo ai conti Sgarzi. Prima della seconda guerra mondiale diviene l’abitazione del prefetto.

La prefettura

Il palazzo è tutt’ora sede della prefettura e degli uffici attinenti ad essa. La Provincia di Rovigo, nell’estate del 2017, lo ha venduto ad una società “statale” che di fatto ne manterrà l’utilizzo attuale. Il palazzo attualmente non è visitabile, all’ingresso, sulla sinistra, vi è permanente un presidio di Polizia che chiaramente ne impediscono le visite e le fotografie all’interno. Consigliamo senza dubbio una passeggiata per poterlo ammirare al meglio.

Fonti: Rovigo, ritratto di una città. Foto: Voox, Polesine24.

Palazzo Salvadego-Strozzi – La sede del governo cittadino ultima modifica: 2019-04-10T09:37:05+02:00 da Alessandro Effe

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top