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Festival Antichi Organi del Polesine, la XVII edizione

Festival Antichi Organi

Si spolverano canne e mantici, si verifica l’accordatura. I preziosi organi storici del Polesine, tanto delicati quanto potenti, risuonano nelle chiese come solisti. Sul palcoscenico del Festival Antichi Organi, che in questo dicembre 2019, complice il clima natalizio, celebra la XVII edizione con quattro imperdibili appuntamenti concertistici. Il 7 dicembre alla Cattedrale di Adria, il 15 nella chiesa di San Nicolò a Ca’ Venier-Porto Tolle, il 21 alla chiesa di San Biagio in Lendinara ed il 28 dicembre nel Tempio La Rotonda di Rovigo. Tutti ad ingresso libero e gratuito.

Festival Antichi Organi del Polesine

Antichi Organi del Polesine è ormai una tradizione. Portata avanti da Asolo musica-Veneto musica nell’ambito di un progetto di valorizzazione e riscoperta degli organi più preziosi e storici del Veneto, che ha creato il circuito concertistico “Cantantibus organis”. Un percorso sonoro-emozionale, che a varie tappe in diversi periodi dell’anno, coinvolge gli strumenti di buona parte della regione.

Per il Polesine sono, dunque, quattro gli antichi organi che salgono alla ribalta. Una piccola rappresentanza di un patrimonio immenso. Spesso da restaurare o da valorizzare, ma che fa parte di una tradizione musicale di tutte le comunità. Esse sono storicamente chiamate a raccolta dalle sonorità solenni e celestiali di questi strumenti, dentro le chiese e le cattedrali, a celebrare le più grandi feste cristiane, fra cui certamente il Natale. Ad Adria suonerà l’organo Malvestio del 1930, ampliato dai Ruffatti nel 1970. A Ca’ Venier un Giacomo Bazzani del 1887. Poi a Lendinara un Malvestio del 1926 e a Rovigo il Gaetano Callido del 1767, il più antico di tutto il Polesine.

Le novità di quest’anno

La manifestazione è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione delle Parrocchie della Cattedrale di Adria, di Ca’ Venier e di San Biagio. Insieme a loro il Sindacato del Tempio La Rotonda e delle amministrazioni comunali di Porto Tolle, Lendinara e Rovigo, che hanno sostenuto con passione la rassegna. Il Festival Antichi Organi è un progetto di Asolo Musica, col sostegno di Regione Veneto e Mibact e la direzione artistica di Nicola Cittadin.

Festival Antichi Organi

Il programma concertistico di quest’anno – spiega il direttore artistico del Festival, il rodigino Nicola Cittadin, professore d’organo al Conservatorio di Udine – è volutamente una novità. Tutti i concertisti d’organo che si esibiranno sono donne. Giovani musiciste e artiste, due già docenti d’organo  nei conservatori statali di Rovigo ed Adria, la bolognese Elisa Teglia e la marchigiana Federica Iannella, ed una polesana doc come Paola Chiarion, che si esibiranno sia come soliste, sia in accompagnamento ad altri strumentisti. Ad aprire il Festival ad Adria – conclude Cittadin – è invece un organista di grandezza assoluta. Medaglia della Camera dei deputati 2017 ai giovani musicisti dei conservatori italiani e primo premio al “Concorso nazionale delle arti 2018” bandito dal Miur sempre per i conservatori italiani. Sto parlando della messinese Ilaria Centorrino. Tante e brave artiste di varie parti d’Italia. E’ un piccolo contributo, che Asolo Musica vuol dare alla valorizzazione delle eccellenze organistiche femminili a livello nazionale, un segnale positivo, simbolo di eleganza e raffinatezza artistiche, in contrapposizione agli episodi di violenza e a tutte le discriminazioni, che le donne subiscono sempre più spesso come ci raccontano le cronache”.

Foto e Fonte: Asolo Musica.

Festival Antichi Organi del Polesine, la XVII edizione ultima modifica: 2019-12-05T18:44:15+01:00 da Alessandro Effe

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