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La dominazione Veneziana a Rovigo – La prima parte

Il leone simbolo della Dominazione veneziana a Rovigo

Continua il nostro viaggio a ritroso nel tempo per la città di Rovigo durante le dominazioni che hanno caratterizzato la città. Negli articoli passati abbiamo affrontato i vari passaggi della dominazione estense. Abbiamo lasciato il sospeso il tempo durante il cambio tra quella e il sopraggiungimento della dominazione  veneziana. Anche in questo caso, nel raccontarvi gli anni della città sotto la Serenissima, dovremo dividere la storia in più parti. Questa è la prima.

La dominazione Veneziana

Fra le armi usate dai Veneziani per sconfiggere gli Estensi, sono da annoverare anche le lusinghe, alle popolazioni coinvolte, perchè accettassero di passare sotto il dominio della Serenissima. Oltre a questo, ci si può aggiungere, l’elevato grado di corruzione di chi doveva combattere al fianco dei Ferraresi. Così, il 17 agosto del 1483, i soldati Veneziani possono fare il loro ingresso nella città, lasciata ormai libera dai soldati avversari. A vittoria ottenuta, in ogni caso, i Veneziani mantengono le promesse fatte ai rodigini nel tentativo di evitare la loro resistenza. Il 9 ottobre dello stesso anno, alcuni maggiorenti cittadini, si presentano al cospetto del doge per dichiarare la dedizione della città al loro governo. Ne ricevono vari privilegi. Una fiera annuale di otto giorni (da tenersi ad agosto a ricordo della vittoria) e un mercato settimanale al martedì da aggiungere a quello esistente del sabato.

Il governo, inoltre, esenta dal dazio i materiali necessari per la ricostruzione delle case rovinate dalle operazioni militari. Si assume altresì le spese, per riparare le fortificazioni. Il governo del Polesine di Rovigo viene affidato ad un nobile veneziano. Data la modesta importanza politico militare del territorio, assume sia la carica di podestà che quella di capitano militare. In un tempo relativamente breve vengono realizzate alcune opere pubbliche. Esse sono richieste dal nuovo modo di amministrare la città (il podestà era affiancato da due nobili in rappresentanza delle parti della città). Nel 1488 viene ricostruito il ponte di pietra centrale della città. Quello denominato “del Sale” (perchè un giorno alla settimana si teneva la vendita del sale). Viene edificata la torre di piazza e costruito il palazzo pretorio (che diventa la residenza del podestà, nella piazza di Santa Giustina).

La fiera di Ottobre

L’anno prima viene deciso lo spostamento ad ottobre della fiera e una successiva delibera, del 1501, recita che essa debba tenersi all’interno delle mura. In questa occasione viene deciso che il ricavato della fiera sarà destinato all’abbellimento della città. Nel 1506, infatti, una parte della piazza viene pavimentata in mattoni. Poco dopo viene decisa la costruzione di un altro ponte cittadino, quello che poi verrà nominato “dei Cappuccini“. E’ del 1508, invece, la decisione di erigere, nella piazza Maggiore, un simbolo del dominio veneto, ma varie vicende politiche rimanderanno il progetto. Nello stesso anno, invece, si costituisce il Monte Granario. Lo scopo è quello di fornire frumento ai bisognosi della città. Esso è sovvenzionato con le entrate della fiera e con tasse apposite.

Durante la dominazione veneziana venne rifatto il liston della piazza

Inizia però una situazione critica. Il lungo periodo di pioggia ed alluvioni via via più frequenti fanno precipitare la situazione. Essa si aggrava ulteriormente a causa di un’altra guerra. E’ l’ultima ad interessare il Polesine nei quasi tre secoli di dominio Veneziano. E’ quella contro la Lega di Cambrai.

Fonte: Rovigo, ritratto di una città. Foto: Arte2000.it,

La dominazione Veneziana a Rovigo – La prima parte ultima modifica: 2019-05-21T10:46:47+02:00 da Alessandro Effe

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